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Festa dell’Opera di Brescia: musica maestro, dall’alba al tramonto

Brescia, 15 settembre, le sei del mattino. Mi addentro nei vicoli del centro alla ricerca del Giardino del Palazzo Vescovile per Arie di luce, il primo appuntamento della Festa dell’Opera. La festa “colta e al contempo popolare” per vocazione è quest’anno alla settima edizione e coinvolge l’intera città per tutta la giornata: più di 50 luoghi fra teatri, case private, aziende e centri di cura diventano per 24 ore luogo di musica di tradizione operistica.

 

Ogni anno la Festa dell'Opera trasforma Brescia in una sala concerti: la tradizione operistica in luoghi non tradizionali. Il nostro racconto

Foto di Anna Maggi

Tre scuole bresciane sono entrate nell’atmosfera della festa un po’ prima, con le ricreazioni con l’opera: concerti correlati da incontri fra artisti e studenti. Alcuni ristoranti predispongono un menù dedicato, dei negozi si fanno “OperaPoint”, le strade vengono inondate dalle note diffuse dalle Opera Car, i bambini possono intrattenersi in laboratori. Quest’anno si celebrano diversi anniversari: 150 anni dalla morte di Rossini, 100 da quella di Debussy e di Boito, 200 dalla nascita di Gounod e 100 da quella di Bernstein.

Ogni anno la Festa dell'Opera trasforma Brescia in una sala concerti: la tradizione operistica in luoghi non tradizionali. Il nostro racconto

Foto di Anna Maggi

Illuminate dalle candele, le persone prendono posto con aria di chi sta per salutare il giorno immergendosi in note importanti. Dei turisti tedeschi si siedono vicino a me, li sento sussurrare “exzeptionell”, un aggettivo che ricorrerà anche nella mia testa durante tutta la giornata.

Ogni anno la Festa dell'Opera trasforma Brescia in una sala concerti: la tradizione operistica in luoghi non tradizionali. Il nostro racconto

Foto di Nicole Brena

L’opera mi ha sempre destato sentimenti contrastanti: dalla ritrosia iniziale al timore di non riuscire a capirla mai. Eppure nell’Ottocento era l’intrattenimento popolare per eccellenza; la gente finiva il lavoro e correva a teatro come oggi noi corriamo a vedere l’ultima serie tv.

Ogni anno la Festa dell'Opera trasforma Brescia in una sala concerti: la tradizione operistica in luoghi non tradizionali. Il nostro racconto

Foto di Anna Maggi

Durante la giornata seguo diversi appuntamenti in questa nuova geografia della città. Al mercato Dario Giorgelè e Omar Kamata improvvisano di fronte al banco della frutta interagendo con il pubblico. Chi fa la spesa poggia a terra le buste per applaudire. Al Ridotto del Grande assaporo un assaggio del Barbiere di Siviglia. Ad accogliere il pubblico è il signor Gianni, grande conoscitore del teatro. Lo spettacolo è dato dalla potenza di queste voci ma anche dallo splendore della sala.

Foto di Anna Maggi

Visito il conservatorio in cui si sta svolgendo il recital di canto Puccini e il trittico centenario, il Mo.Ca., dove Roberta Pedrotti e Luigi Fertonani parlano della forza delle donne di Rossini. Nella Chiesa di Santa Maria della Carità ascolto qualche brano di opera sacra e in piazza Duomo mi godo West Side Story Reloaded. La mattinata si conclude con l’Opera Jukebox: sui tavoli dell’Osteria Al Bianchi il menù delle arie da richiedere agli artisti, per alzata di mano.

Ogni anno la Festa dell'Opera trasforma Brescia in una sala concerti: la tradizione operistica in luoghi non tradizionali. Il nostro racconto

Foto di Anna Maggi

Il pomeriggio si apre nell’affascinante Circolo al Teatro, in cui si celebra il Moretto, continuo poi con un’aria romantica davanti al caveau di UBI Banca nel Palazzo Martinengo Villagana. Nei giardini della prefettura il pubblico prende posto dove può: c’è moltissima voglia di condividere il bello delle melodie e di questi scorci privilegiati sulla città. Dopo la performance dalla terrazza del teatro – tutti con lo sguardo e gli smartphone all’insù – decido di fermarmi alla presentazione di Meno Grigi Più Verdi. Alberto Mattioli è brillante, rapisce con le sue riflessioni pungenti sulle possibili tipologie di fruizione dell’Opera e i parallelismi con l’Italia di oggi. Un bambino di una decina d’anni mi ferma sulle scale del teatro per chiedermi informazioni sul Gran Gala serale.
È già sera inoltrata e mi accomodo sul prato allestito in Largo Formentone: la voce di Linnea Hall culla dolcemente il pubblico, fra le sonorità calme della sua tastiera e la batteria di Emanuele Maniscalco. Rivisitano Debussy, ma non solo.

Ogni anno la Festa dell'Opera trasforma Brescia in una sala concerti: la tradizione operistica in luoghi non tradizionali. Il nostro racconto

Foto di Anna Maggi

Il gioco di luci sulle rovine romane di Piazza del Foro fa da scenografia al gran finale. Le note dell’ultima aria mi accompagnano per parte del tragitto. Arrivata a casa, sento un vicino fischiettare Figaro.

L'autore: Nicole Brena

Fra un copy e l’altro in Gummy Industries, la potete trovare al Fumetto di Lucerna e su lospaziobianco.it. Nel 2015, con un team di intrepidi lavoratori dello spettacolo, ha fondato pLayUp. Cultrice delle chiacchiere di fronte a un buon bicchiere di vino, è profondamente innamorata della Compagnia del Carnevale di Viareggio, con cui vive meravigliose avventure.

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