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Il Museo della Figurina di Modena, l’unico museo dove puoi dire “Ce l’ho!”

Fare un tuffo nel passato, tornare bambina, ripercorrere la mia infanzia attraverso un viaggio inaspettato e colorato. Mi è accaduto al Museo della Figurina di Modena, complice una giornata invernale assolata che mi ha portato al Palazzo Santa Margherita di Corso Canalgrande per la mostra dedicata all’Arte in Tasca, che raccoglie e mostra i capolavori tascabili dell’Art Déco.

Il Museo della Figurina di Modena: da Holly e Benji a Occhi di Gatto, l'unico museo da visitare dicendo "Ce l'ho, non ce l'ho".

Foto di Eliselle

Fra un’immagine di Candy Candy, di Heidi e un’altra di Lady Oscar, ho ritrovato la me stessa seienne. Il Museo della Figurina è una mostra permanente che nasce dall’opera precisa e costante nel tempo di Giuseppe Panini, fondatore insieme ai fratelli Franco Cosimo e Umberto dell’azienda che porta il loro nome.

Il Museo della Figurina di Modena: da Holly e Benji a Occhi di Gatto, l'unico museo da visitare dicendo "Ce l'ho, non ce l'ho".

Foto via Facebook

Una collezione incredibile, una sala espositiva allestita con sei “armadi” concepiti come grandi album da sfogliare, fatti di otto sportelli laterali estraibili.

Il Museo della Figurina di Modena: da Holly e Benji a Occhi di Gatto, l'unico museo da visitare dicendo "Ce l'ho, non ce l'ho".

Foto di Eliselle

Si passa dalle origini, all’invenzione e ai processi di stampa, dai bozzetti fino agli esordi in Francia nella seconda metà dell’Ottocento, per arrivare in tutta Europa, negli Stati Uniti, e infine all’Italia con la figurina moderna, che in pochi anni diventa filone editoriale di grande successo.

Il Museo della Figurina di Modena: da Holly e Benji a Occhi di Gatto, l'unico museo da visitare dicendo "Ce l'ho, non ce l'ho".

Foto via Facebook

Un excursus che grazie alla raccolta di duemila e cinquecento pezzi, fa il punto sulla storia e il costume degli ultimi 150 anni.

Il Museo della Figurina di Modena: da Holly e Benji a Occhi di Gatto, l'unico museo da visitare dicendo "Ce l'ho, non ce l'ho".

Foto via Facebook

Accanto alla mostra permanente si trova l’esposizione sui “calendarietti da barbiere”, visitabile fino al 18 febbraio. Piccoli calendari da tasca che stanno in una mano, profumati con qualche essenza, spesso reclamizzata all’interno, in forma di libricini di dodici o sedici facciate firmati da artisti famosi.

Il Museo della Figurina di Modena: da Holly e Benji a Occhi di Gatto, l'unico museo da visitare dicendo "Ce l'ho, non ce l'ho".

Foto di Eliselle

Sono appassionata di Art Déco ed è stata una vera sorpresa viaggiare tra gli anni Venti e gli anni Quaranta ritrovando le tematiche care al periodo, dalla profumeria alla seduzione, dal fascino dell’oriente alla letteratura, dalla bellezza delle dive del cinema al teatro, disegnate da illustratori quali Codognato, Busi, De Bellis, Carboni, Romoli, Nanni e tanti altri, nomi che hanno creato un’estetica nuova ed elegante.

Il Museo della Figurina di Modena: da Holly e Benji a Occhi di Gatto, l'unico museo da visitare dicendo "Ce l'ho, non ce l'ho".

Foto di Eliselle

Perdersi a guardare gli ottanta esemplari in mostra, 300 immagini di armonia geometrica e ambientazioni da sogno, tra profusioni d’oro e argento, attraverso le immagini leggere le storie di protagoniste sfortunate, eroi innamorati, principesse esotiche e grandi seduttori, aiuta a comprendere meglio i gusti, le tecniche pubblicitarie e i consumi del secolo scorso.

Il Museo della Figurina di Modena: da Holly e Benji a Occhi di Gatto, l'unico museo da visitare dicendo "Ce l'ho, non ce l'ho".

Foto via Facebook

Ci sono Tristano e Isotta abbracciati, mentre si baciano appassionatamente sotto la luna per i Profumi Bertelli, donne bellissime e sofisticate che mostrano il loro profilo sorridente per la Violetta di Parma, e poi donne in crinoline, ciprie e merletti, cavalieri in armatura, fanciulle in kimono e uomini con la tuba, personaggi che raccontano i miti e le leggende, i personaggi tragici e immortali delle storie più famose. Imprigionati in piccole pagine liberty che li rendono immortali.

Il Museo della Figurina di Modena: da Holly e Benji a Occhi di Gatto, l'unico museo da visitare dicendo "Ce l'ho, non ce l'ho".

Foto di Eliselle

Attraverso il vetro non posso sentire i profumi che accompagnano i calendari, ma provo a immaginare che emozione doveva essere avere in tasca quei piccoli gioielli artistici, portarseli alle narici per annusarli di tanto in tanto prima di rimetterli a posto, e che soddisfazione era poterli collezionare. Il mondo della bellezza e dei cosmetici, ha permesso loro di rimanere giovani e arrivare fino a noi.

L'autore: Eliselle

Lettrice compulsiva, libraia appassionata, scrittrice work in progress. Laureata in Storia Medievale, ha pubblicato diversi romanzi, tra cui: “Laureande sull'orlo di una crisi di nervi” (Effedue), “Amori a tempo determinato” (Sperling & Kupfer) e “Il romanzo di Matilda” (Meridiano Zero).

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