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La piada di Kino: rullino o rotolino? A Riccione la piadina si fa in uno studio fotografico

L’insegna FotoKino è qui a Riccione dal 1962. Storico negozio di fotografia, oggi chi entra può acquistare una macchina fotografica, sviluppare un vecchio rullino o scegliere la sua piadina preferita. Sì, perché all’interno del negozio è stata ricavata una piadineria, la piada di Kino.

Dal 1962 Foto Kino a Riccione si occupa di fotografia. Da oggi si divide in due e con la piada di Kino prepara piadine fotogeniche

Foto di Francesco Rigoni

“L’idea è venuta a me” racconta Emanuele Casalboni, “Ho sempre fatto il fotografo, come mio padre, ma sognavo di aprire una seconda attività legata allo street food. Da tempo cercavo un posto dove aprire una piadineria, deluso dall’ennesima location sfumata, ho parcheggiato qui davanti, come faccio tutte le sere, e, sceso dalla macchina, mi sono trovato davanti alla vetrina e mi sono detto: la piadineria la faccio dentro al mio negozio!”

Dal 1962 Foto Kino a Riccione si occupa di fotografia. Da oggi si divide in due e con la piada di Kino prepara piadine fotogeniche

Foto di Emanuela Casalboni

In vetrina il menù della piada affianca l’elenco dei supporti su cui stampare le foto. I sacchi di farina macinata a pietra sono adagiati vicino alle macchine fotografiche d’epoca. I due ambienti rimangono comunicanti, come le due passioni del proprietario. “Ti faccio una piada?” mi propone una signora dalla cucina brandendo il mattarello e invitandomi ad entrare. C’è odore di casa e mi viene da suonare il campanello prima di entrare. L’arredo è rigorosamente vintage.

Dal 1962 Foto Kino a Riccione si occupa di fotografia. Da oggi si divide in due e con la piada di Kino prepara piadine fotogeniche

Foto di Francesco Rigoni

A darmi il benvenuto trovo su un bancone d’epoca, proveniente dal primo Caffè Foschi di Pesaro, qualche triangolo di piada e del salame appena tagliato.

Dal 1962 Foto Kino a Riccione si occupa di fotografia. Da oggi si divide in due e con la piada di Kino prepara piadine fotogeniche

Foto di Francesco Rigoni

Tra queste mura c’è la casa di Emanuele: ci sono i bambini, c’è la moglie premurosa alla cassa, la mamma Rita al comando delle piastre e lo zio Tino con la sua cravatta sgargiante a consegnare gli album delle comunioni ai clienti. “Mamma era quella più spaventata” confessa Emanuele a bassa voce “ha fatto tutta la vita le piadine a casa, seguendo l’esempio della nonna, ma era consapevole che farne un’attività sarebbe stata tutta un’altra cosa”. Gli anni sono passati, ma si riconoscono tutti i volti di questa storia nelle foto di famiglia appiccicate qua e là vicino alla cucina.

Dal 1962 Foto Kino a Riccione si occupa di fotografia. Da oggi si divide in due e con la piada di Kino prepara piadine fotogeniche

Foto di Francesco Rigoni

Emanuele mi racconta uno degli scatti a cui è più legato. “L’ho scattata ad un matrimonio un paio di anni fa. Gli sposi sono due ciclisti canadesi che trascorrono sempre le vacanze a Riccione, e che hanno deciso di coronare il loro amore con una cerimonia sulla spiaggia”. Emanuele deve aver preso confidenza con le emozioni, visto che ha aperto da qualche anno il Villino 84, uno studio non lontano da qui dedicato esclusivamente ai matrimoni.

Dal 1962 Foto Kino a Riccione si occupa di fotografia. Da oggi si divide in due e con la piada di Kino prepara piadine fotogeniche

Foto di Francesco Rigoni

Per Emanuele lo studio dell’ottica più avanzata, del sensore più sofisticato, della carta più adatta per stampare una foto non è molto diverso dalla ricerca dei migliori ingredienti da utilizzare in cucina. Qui le farine sono macinate a Pennabilli e i formaggi sono quelli della Centrale del latte di Cesena. “Quando mi chiedono la piada cotto e fontina, non riesco a tacere” ride. “Di questi tempi bisogna anche educare a mangiare!”

Dal 1962 Foto Kino a Riccione si occupa di fotografia. Da oggi si divide in due e con la piada di Kino prepara piadine fotogeniche

Foto di Giulia Bartolucci

In materia non credo di aver bisogno di ripetizioni. Mi resta solo da scegliere: piadina classica o gourmet? La preferita di mamma Rita è la classica (crudo, squacquerone e rucola), mentre quella di Emanuele è gourmet (mozzarella di bufala, pesto, zucchine grigliate e scaglie di pecorino). Io non voglio scontentare nessuno e ordino entrambe. Me le vedo arrivare adagiate in uno scolapasta smaltato bianco e blu. Non avevo mai visto delle piadine tanto fotogeniche.

L'autore: Francesco Rigoni

Francesco Rigoni è un giovane architetto freelance con tanti sogni nel cassetto. Ama il suo lavoro, soprattutto quando incontra i campi dell’arte e dello spettacolo. Da sempre interessato di social e mondo digitale, cura con passione il proprio profilo Instagram dove racconta le sue avventure quotidiane. La creatività e il sorriso sono i suoi fedeli compagni di viaggio.

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