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L’altro lato dell’arte: il Museo Civico di Bassano del Grappa si svela

Vedere al di là del visibile, avere il privilegio di guardare in maniera alternativa quello che altri hanno deciso di nascondere, o semplicemente interrogarsi se sia possibile un racconto fatto di soli retroscena, senza badare al significato primo. Questa è stata, al Museo Civico di Bassano del Grappa, Abscondita: l’esposizione dei dipinti rivolti verso il muro, una retrospettiva tangibile delle opere, che mostra come “il dietro” possa essere bacheca dell’inaspettato.

Non solo ritratti e paesaggi: ecco a voi un tour alla scoperta del retro dei dipinti del Museo Civico di Bassano del Grappa

Foto di Carlo Tonelato

Un infinito backstage dell’arte, in cui rockstars del calibro di Antonio Canova, Giambattista Tiepolo, Mario Sironi, Francesco Da Ponte tra gli altri, hanno mostrato le terga della loro evocativa arte frontale. E anche se la mostra è finita, in questo che è uno dei musei più antichi del Veneto, con la più grande raccolta di opere di Jacopo Da Ponte, rimane l’idea che l’arte si può vedere anche da un altro lato. Ecco dunque per chi magari visita il museo oggi, ciò che celano i dipinti che si trova di fronte.

Nelle sale che hanno ospitato questo strano nascondino lo spirito voyeuristico dell’osservatore aumenta in maniera esponenziale, si è portati ad avvicinarsi ai quadri che quasi li si tocca con il naso, si viene catturati dal morboso scandagliare ogni venatura del legno, ogni tarlatura, ogni frangia di tela strappata o mal cucita diventa un’enorme sorpresa, anche se di importanza ne avrebbe ben poca rispetto alla bellezza del vero quadro.

Non solo ritratti e paesaggi: ecco a voi un tour alla scoperta del retro dei dipinti del Museo Civico di Bassano del Grappa

Foto di Carlo Tonelato

Il meccanismo reverse di Abscondita è anche psicologico: lo spettatore che vede un quadro dal davanti è portato dalla cornice a concentrarsi sull’interno, viaggiare con la mente in territori astratti, catturati nella loro essenza estetica in un’immagine; guardandone il retro invece, un quadro è quasi parte della parete che lo sorregge, perde ogni legame con l’astratto e diventa un vero contatto con la storia di quel dipinto.

Non solo ritratti e paesaggi: ecco a voi un tour alla scoperta del retro dei dipinti del Museo Civico di Bassano del Grappa

Foto di Carlo Tonelato

Indagare sul retro dei quadri del Museo Civico di Bassano ha dissotterrato elementi a differenti profondità, in alcune opere emergono vere e proprie carte d’identità delle opere: date, misure e nomi degli autori che si capisce, spesso venivano individuati a posteriori, e quel “pittore ignoto” trovava il suo nome di battesimo.

Non solo ritratti e paesaggi: ecco a voi un tour alla scoperta del retro dei dipinti del Museo Civico di Bassano del Grappa

Foto di Carlo Tonelato

Il secondo stadio della scoperta è qualcosa di inaspettato, una dedica “Dono dei Fratelli Giovanna e Cesare Scolari” come sul dipinto di Lorenzoni “Ritratto del segretario Girolamo Fabris”, un sonetto di Jacopo Vittorelli su “mascherina veneziana” di Felice Boscaratti, la brutta copia dello stesso dipinto sul davanti oppure il bozzetto di alcune parti di altri dipinti come dietro a “Mercato degli amorini” del Canova.

Non solo ritratti e paesaggi: ecco a voi un tour alla scoperta del retro dei dipinti del Museo Civico di Bassano del Grappa

Foto di Carlo Tonelato

Il terzo stadio della rivelazione posteriore dei quadri è una seconda opera nascosta, fatta e finita (o quasi) e celata di proposito, dietro al “Ritratto di vecchia” di Pietro Roversi infatti, si nasconde un Cristo in croce; una battaglia cavalleresca invece, giace ingiustamente verso la parete quando “Lato sud di casa Bonato” di Gino Raselli è appeso alla parete.

Non solo ritratti e paesaggi: ecco a voi un tour alla scoperta del retro dei dipinti del Museo Civico di Bassano del Grappa

Foto di Carlo Tonelato

Il paradosso è raggiunto però solo da Cornelius Norbertus Gijsbrechts, pittore olandese che attorno al 1670 dipinse sul davanti di una tela il retro di un quadro. Genio o guastafeste?

Non solo ritratti e paesaggi: ecco a voi un tour alla scoperta del retro dei dipinti del Museo Civico di Bassano del Grappa

Foto di Carlo Tonelato

Abscondita parla all’osservatore bisbigliando all’orecchio, vedere tanti quadri rivolti verso le pareti un po’ disturba, arrivati alla fine dell’esposizione viene provocatoriamente da chiedersi se davvero girando le cornici avremmo trovato i quadri descritti a fianco o per un’ora siamo stati rapiti da pezzi di legno scarabocchiati. L’interrogativo è forse il senso della mostra stessa.

L'autore: Carlo Tonelato

Nato nel pragmatico e virtuoso nordest italiano, Carlo ne assume le caratteristiche principali. Imperterrito, laborioso, estroverso q.b., assetato di birra ed aneddoti da sempre. Scrive di musica e fa volontariato, abitudini oramai desuete ma in cui crede molto. Ambizioso controcorrentista.

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