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Opificio della Rosa: gita fuoriporta Riccione, in un piccolo mondo antico dell’incisione

I mondi sommersi sono quelli più belli da scoprire. Sfuggono anche agli occhi più esperti (che niente conoscono) e sono spesso forzieri di storie e passioni fuori dal comune. Per scovarli ci vuole un imprevisto sulla via o, come spesso accade a me, un post suggerito nella home di Instagram. 

Non avevo mai sentito parlare prima dell’Opificio della Rosa, un laboratorio di xilografia e calcografia fondato dall’artista Umberto Giovannini nel 2009. E pensare che il piccolo mondo dell’incisione ha forti radici in questo territorio: un secolo fa la Romagna vedeva nascere una straordinaria stagione xilografica caratterizzata dalla produzione di opere per libri, riviste e manifesti con ricadute in Italia e all’estero. 

Vengo a sapere che in questi giorni nel laboratorio di Morciano, che affianca da qualche anno quello storico di Montefiore Conca, c’è una studentessa della RUFA (Rome University of Fine Arts) che sta lavorando al suo progetto di tesi e decido di andarla a trovare, a metà strada tra la Riviera e le colline dell’Appennino tosco-romagnolo.

Approfitto per fare due passi nel paese. I palazzi sono deliziosi e le strade sono ancora piene di vecchie botteghe. C’è anche un assaggio di arte contemporanea grazie alla scultura dell’artista Pomodoro, nato a Morciano, dedicata al pittore futurista Umberto Boccioni, anch’egli di origini locali.

Dopo lunga ricerca (mancano le indicazioni sulla strada), trovo finalmente il laboratorio e, varcata la porta d’ingresso, non sento più la strada trafficata; c’è solo il crepitio del fuoco nel camino e il lavoro silenzioso di Sara. Sperimento per qualche ora anche io la vita monastica, appartata e austera che si conduce qui.

Jacopo mi fa strada. Rimango colpito dai 10 metri lineari di cassettiere tipografiche. Scrigni di poesia che contengono oltre 600 serie di caratteri in piombo e legno recuperati in vent’anni. Maneggiandoli come gioielli, Jacopo racconta com’è nata la sua passione. “Ho conosciuto Umberto ad un workshop di xilografia organizzato nella scuola d’arte che frequentavo a Cesena. Ero il più scettico della classe, ma con le prime stampe mi sono innamorato di un’arte che reputavo vecchia e non l’ho più mollata. Oggi mi occupo della comunicazione dell’associazione”. 

Capiamo allora che cos’è effettivamente l’Opificio. Non si tratta di una stamperia ma di un progetto i cui principali obiettivi sono la conoscenza e la diffusione di tecniche di incisione a basso impatto ambientale, attraverso un programma sperimentale e interdisciplinare di residenze e workshop con docenti internazionali.

 I workshop sono molto intensi e non sono rivolti solo ai professionisti, ma anche ai principianti. Se avete voglia di sporcarvi le mani con tanto inchiostro, di immergervi in un mondo di carta, sgorbie e torchi, dovete dare un occhio al sito ufficiale per leggere il programma dei workshop di primavera/estate 2019 e prenotate gli ultimi posti! 

Finisco il mio giro tra i torchi e rimango colpito da alcuni libretti conservati in buste di plastica che mi ricordano quei sottovuoto che dimentico in frigo. “E’ una collana editoriale sviluppata tra Londra e Italia di plaquette artistiche 28×25 cm presentate in un packaging tutto particolare: sottovuoto appunto!” svela Jacopo “C’è qualcosa di magico intorno alle Edizioni Sottovuoto. Le uscite sono stagionali, in prossimità dei solstizi e degli equinozi e quello che adoro di più è che puoi decidere se aprire la busta o lasciarlo così, senza rovinarlo, elevandolo a opera d’arte eterna“. “Quanto siete Dadaisti!” esclamo.

Prima di tornare a casa, mi fermo a mangiare qualcosa. La trattoria Adriana è una garanzia: informale e romagnola come piace a me. La signora in cucina si è inventata un tipo di pasta che assomiglia ad un raviolo allungato… Il suo ripieno al mascarpone fa volare dritti in paradiso! 

L'autore: Francesco Rigoni

Francesco Rigoni è un giovane architetto freelance con tanti sogni nel cassetto. Ama il suo lavoro, soprattutto quando incontra i campi dell’arte e dello spettacolo. Da sempre interessato di social e mondo digitale, cura con passione il proprio profilo Instagram dove racconta le sue avventure quotidiane. La creatività e il sorriso sono i suoi fedeli compagni di viaggio.

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