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In gita al Parco Monte Barro a Lecco, dove ritrovarsi è naturale

A Lecco l’autunno spegne le chiome infuocate degli alberi in un lago dall’acqua particolarmente azzurra. L’aria frizzante delle prime ore mattutine profuma di terra e invoglia a mettersi gli scarponi ai piedi e lo zaino in spalla. Meta prefissata: il Parco Monte Barro.

Il Parco Monte Barro è il posto ideale a Lecco per sgranchirsi le gambe, far ossigenare la mente e godersi una vista mozzafiato

Foto di Aurora Dell’Oro

Il Parco Monte Barro è il posto ideale a Lecco per sgranchirsi le gambe, far ossigenare la mente e godersi una vista mozzafiato

Foto di Aurora Dell’Oro

La giornata inizia con una bella colazione, che amo fare al caffè Santa Marta, uno dei locali “storici” di Lecco, delizioso sia per il palato che per la vista, con il suo arredamento un po’ vintage. Dopo avere fatto il pieno di energie, decido rapidamente quale sentiero imboccare, anche se a Lecco c’è davvero l’imbarazzo della scelta – basti pensare che ospitiamo il Re  e la Regina della montagna, il Resegone e la Grigna.

Il Parco Monte Barro è il posto ideale a Lecco per sgranchirsi le gambe, far ossigenare la mente e godersi una vista mozzafiato

Foto di Aurora Dell’Oro

Una delle mie escursioni preferite inizia in un paese poco distante, Galbiate: direzione Parco del Monte Barro. Si può posteggiare nello spiazzo Baita degli Alpini. Dalla Baita si procede a piedi, lungo una strada asfaltata e immersa nel bosco, verso la località Eremo del Barro.

Il Parco Monte Barro è il posto ideale a Lecco per sgranchirsi le gambe, far ossigenare la mente e godersi una vista mozzafiato

Foto di Aurora Dell’Oro

Qui, accanto alla piccola chiesa gotica di Santa Maria, sorge un ostello, che ha preso il posto di un sanatorio dove, fino alla metà del Novecento, venivano mandati i nostri malati di tubercolosi, incluso mio nonno.

Il Parco Monte Barro è il posto ideale a Lecco per sgranchirsi le gambe, far ossigenare la mente e godersi una vista mozzafiato

Foto di Aurora Dell’Oro

Le cronache familiari narrano che vi fu ricoverato da bambino, su insistenza dei parenti che l’avevano accolto dopo la morte della madre. Il suo temperamento ribelle, però, mal sopportava il regime ospedaliero e così decise di fuggire. Visse per circa un mese nei boschi, nutrendosi di quel che trovava. Quando fu ritrovato, era bell’e guarito: del morbo non c’era più alcuna traccia.

Il Parco Monte Barro è il posto ideale a Lecco per sgranchirsi le gambe, far ossigenare la mente e godersi una vista mozzafiato

Foto di Aurora Dell’Oro

L’ostello del Parco del Monte Barro è gestito magistralmente da Legambiente Lecco, che ogni anno propone corsi di stampo naturalistico (dalla fotografia alla raccolta di erbe commestibili, dalla raccolta dei rifiuti ai processi di riciclo) e offre laboratori didattici per le scuole, legati sia alle scienze che alla storia, dato che il Barro è sede di un Parco Archeologico con resti risalenti alla tarda età romana.

Il Parco Monte Barro è il posto ideale a Lecco per sgranchirsi le gambe, far ossigenare la mente e godersi una vista mozzafiato

Foto di Aurora Dell’Oro

L’Ostello del Barro è il punto di partenza di una serie di percorsi; di solito scelgo il sentiero botanico “G. Fornaciari”, perché è qui che ho trascorso le domeniche migliori della mia infanzia, in compagnia dei miei nonni. Le avventure della mia fantasia, intrecciate ai racconti strampalati di mio nonno, trovavano comodo alloggio sotto i rami del bosco, dove la logica del mondo mi sembrava sostituita da altre regole, più benevole e, soprattutto, più divertenti. Oggi percorro con un altro spirito la salita che serpeggia lungo il crinale del monte, ma continuo ad essere incantata dai boschi di faggi, castagni e betulle, le mie preferite.

Il Parco Monte Barro è il posto ideale a Lecco per sgranchirsi le gambe, far ossigenare la mente e godersi una vista mozzafiato

Foto di Aurora Dell’Oro

Dopo una ventina di minuti di cammino il sentiero si biforca. Entrambe le strade conducono alla croce del Barro, ma quella di sinistra è di più facile percorrenza. Chi voglia proseguire fino alla sommità del monte sarà ripagato da una vista mozzafiato su tutto il territorio brianteo.

L'autore: Aurora Dell'Oro

Aurora Dell'Oro nasce a Lecco e si laurea in Lettere moderne a Pavia. È un'insegnante con un debole per la letteratura nordeuropea. Ha collaborato con il quotidiano Bergamopost.

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