“La mia prima volta in mare la ricordo bene: stavo passeggiando in estate sulla battigia, c’era stata una mareggiata che aveva lasciato a riva una tavola di windsurf rotta. Erano rimaste poche onde dalla scaduta (quando il vento che ha dato vita alle onde si calma ndr.). Ho preso quella tavola, ho raggiunto la line up e d’istinto ho preso la mia prima onda”. Jacopo Conti, tra i surfisti più forti d’Italia, ricorda così l’incontro con la tavola da surf.
“Da lì è nata la mia passione, ho chiesto la tavola a miei genitori e dopo un anno, a seguito alla mia promozione a scuola, ho ricevuto la mia prima tavola da surf. Era una Costa Ovest, una tavola prodotta da uno shaper locale. Da quel momento ho iniziato ad andare a mare ogni qualvolta le onde lo permettevano”.
Inizialmente incuriosito dalle onde di casa di Forte dei Marmi, Lerici, Livorno, Jacopo ha poi preso il largo arrivando in Sardegna, Sicilia e non solo; il surf l’ha portato lontano lungo l’arcipelago delle isole Maldiviane, Africa, Spagna, Francia e Messico centrale, “diverse onde mi hanno conquistato, faccio un po’ fatica a sceglierne una, ma probabilmente considerando il paesaggio intorno, il colore dell’acqua e la potenza dell’onda, Padang a Bali è stata l’onda più bella che ho surfato”.
Nonostante le onde lo abbiano trascinato lontano, Jacopo è sempre tornato nel suo porto sicuro, Forte dei Marmi, dove ha creato un luogo di ritrovo per surfisti e appassionati di sport da tavola. Il suo negozio Wave Shop vede una particolare selezione di tavole da surf, mute e qualsiasi tipo di abbigliamento tecnico, oltre alla possibilità di ascoltare i suoi preziosi consigli: “Il mare nasconde sempre tante insidie: le correnti cambiano da spiaggia a spiaggia, non bisogna mai sottovalutare i pericoli del mare anche di quello che si pensa di conoscere, esistono regole non scritte che è possibile scoprire solo con persone qualificate e del luogo”.
Con tutte le informazioni meteo a disposizione, la scelta del giorno adatto per cavalcare le onde diventa facile e necessita solo di qualche giorno, basta guardare la direzione della swell e quella del vento per decidere dove le onde saranno migliori. In inverno, generalmente la session ideale è fra le 10.30 e le 14:00 per la luce ed il calore, per gli audaci diventa imperdibile il momento del “calasole” che sicuramente rimane quello più affascinante. “Tra noi surfisti il richiamo è naturale, nessun messaggio whatsapp. Nei giorni di mareggiata, quando si avvicina la scaduta dopo una notte di forte libeccio, il vento gira a tramontana lisciando il mare e creando dei tubi perfetti, questo diventa un appuntamento per noi appassionati che ci ritroviamo in mare”.
Il pontile di Forte dei Marmi ha diverse secche, in particolare “lato Massa”, il “tre quarti lato Viareggio” e la secca” fuori ponte”, in queste zone non è raro imbattersi in mareggiate epiche, “qualche anno fa, l’onda scoppiava fuori ponte a 300 metri dalla fine del pontile e la swell generava onde di tre metri lisce senza un filo di vento. La difficoltà, ricordo, era raggiungere la line up per via della forza del mare, ma quando superavi quella linea vedevi arrivare delle vere e proprie autostrade color smeraldo. E’ stato fantastico!”, così racconta Jacopo.
Viste da sott’acqua le onde sembrano semplicemente amiche, si perde quasi la percezione della loro potenza, alcune colpiscono per la loro altezza, altre per il colore dell’acqua, ognuna però racchiude l’intensità della natura che ogni surfista accarezza. Quelle di Forte dei Marmi sono accoglienti e affascinanti in tutte le stagioni dell’anno, “quando sono lontano da qui, mi mancano i paesaggi, il lungomare , le alpi apuane che fanno da cornice. Mi manca soprattutto avere tutto a portata di mano. Nella solita giornata puoi andare a snowbordare e fare una session di surf”.
E poi, come ogni local, anche Jacopo ha i suoi posti preferiti a Forte dove passare per mangiare, bere qualcosa e incontrare amici: “Vi consiglio Sanamente, il locale di un mio amico surfista, poi sicuramente da non perdere sono le feste al bagno Pennone e prima di rientrare è un must mangiare la pizza e focaccia di Scraus Elettric Pizza Burger, accompagnata da una buona birra”. Come dire: ci si nutre insomma di onde e di avventure, ma non solo di quelle.