La loro terra è il mare. Ogni giorno sotto i piedi hanno la sabbia, all’orizzonte il blu. Sono i bagnini. Ne ho incontrati quattro per farmi raccontare Riccione dal loro punto di vista.
Filippo del View porta avanti lo stabilimento, fondato dal nonno nel 1965. “Ho girato il mondo, anche per lavoro, e questo mi ha fatto vedere Riccione in modo nuovo; mi sono reso conto della bellezza di vivere in una piccola città di mare, della comodità degli spostamenti casa – lavoro e del piacere di cenare in spiaggia con i piedi nella sabbia”.
Non a caso il suo locale preferito è Allotria: gestione giovane, pesce cucinato come una volta, tovaglie a quadretti e atmosfera informale.
“L’anno scorso ho portato un po’ di Spagna a Riccione aprendo il chiringuito. Volevo far vivere anche ai miei ospiti il mare in un orario insolito”. Se a dover fare l’aperitivo è lui, dopo il lavoro ama andare al Bevabbè, a pochi passi da viale Ceccarini.
Il mare non è solo lo sfondo perfetto per una bella serata, è vitale, in continua trasformazione e bisogna saperlo ascoltare. “Il mare ce l’ho nel cuore e non mi ci abituo mai. Si pensa che nel Mar Adriatico non accada mai niente e invece proprio qualche giorno fa ho assistito ad una tromba marina di dimensioni spaventose. Se fosse arrivata a riva avrebbe fatto danni seri. La natura è spettacolare”
Il bagnino esperto riconosce i movimenti degli anticicloni e delle perturbazioni, solo guardando il cielo. Enrico del bagno 61 ha trasformato la sua passione per la meteorologia in un secondo lavoro. “Me lo propose Marco Baldini e da lì non ho più smesso” confessa. Tutti i giorni, da vent’anni, “Enrico il bagnino” annuncia le previsioni su Radio Deejay. Nonostante questo, è rimasto incredibilmente timido, di poche parole.
Il mare è affascinante, ad ogni ora del giorno. A volte anche il peso della quotidianità e delle sveglie all’alba ripaga la fatica, come ci racconta Andrea della spiaggia Le Palme. “Mi è capitato qualche mese fa di vedere i delfini. Abbiamo visto emergere una pinna e poi un attimo dopo un gruppetto di delfini si è mostrato in tutta la sua bellezza. Vedere un delfino così vicino alla costa è cosa rara”.
Quando non è al lavoro, gli capita di guardare comunque il mare: dalla terrazza dell’enoteca Gustavino, dove in piccole aule si coltivano frutta e verdura e in tavola servono ottimi vini. Andrea si guarda sempre attorno, non sottovaluta mai il pericolo. “Mio nonno mi racconta sempre del terribile fortunale che l’8 giugno 1964 s’abbatté sulla riviera. Quell’estate i turisti fecero sentire il loro affetto e aiutarono concretamente nella ricostruzione di alberghi e stabilimenti balneari danneggiati”. Questo evento è effettivamente diventato patrimonio storico di Riccione e da qui è nata la tradizionale “Festa del bagnino” che ogni anno inaugura la bella stagione e dove vengono serviti a tutti i partecipanti piada vino e pesce cucinato proprio dai bagnini locali.