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Una sera con le Bonardas, la squadra femminile di rugby che va in meta in nome del vino

Raggiungo le Bonardas in tarda serata, dopo la fine del loro allenamento. Mi aspettano al piano interrato di un pub alessandrino, il Britannia. “Quando giochi a rugby non sei mai a dieta”, commenta una di loro. Le Bonardas, mi spiega la coach, sono nate per gioco, per scommessa, nel 2010, da una sfida pensata con le mamme, le mogli, le fidanzate dei giocatori della squadra di rugby maschile dei Barberas. Mentre ordinano birre e panini, le ragazze mi spiegano che l’abitudine di trovarsi al pub, dopo le partite o gli allenamenti, è una tradizione importante. “Si chiama terzo tempo – mi spiega Ilaria – ed è un’abitudine a cui teniamo molto: ci permette di poter fare amicizia anche con le avversarie. È indicativo di questo sport: magari in campo ti urli dietro qualunque cosa, ma poi dopo, fuori, le incomprensioni svaniscono, resta l’amore per questo sport. E per la birra, ovviamente”.

Dopo gli allenamenti, siamo stati a cena le Bonardas, la squadra di rugby femminile di Alessandria. Un terzo tempo a base di birra tra i locali della città

Foto via Facebook

E oltre alla birra, nel discorso entra anche il vino. “La squadra maschile si chiama Barberans, abbiamo pensato di rievocare un altro vino e Bonardas c’è parso indicato. Abbiamo giocato un po’ in tutta Italia, prima di sbarcare a Rho, al Torneo delle Vecchie Ciabatte, un incontro sul campo di ex giocatrici di rugby provenienti dai luoghi più disparati della penisola. La storia della squadra, dal 2017, si incrocia con il Cuspo, il Centro Universitario Sportivo del Piemonte Orientale: grazie al sostegno dell’associazione, le Bonardas rinascono a nuova vita e, da allora, non si son più fermate. “Abbiamo giocato al torneo di settembre a Faenza – mi spiega Giulia – e con il passare del tempo si sono aggiunte altre ragazze giovani: la squadra è così formata da senior e old, e riusciamo ad essere unite dentro e fuori dal campo. È bellissimo”. Le ragazze, bisogna ammetterlo, sono affiatate: le risposte alle mie domande arrivano quasi sempre in coro, con una che completa la frase dell’altra, mentre tutte condividono le sensazioni evocate dalle compagne. 

Dopo gli allenamenti, siamo stati a cena le Bonardas, la squadra di rugby femminile di Alessandria. Un terzo tempo a base di birra tra i locali della città

Foto via Facebook

“In passato ci riunivamo a fare il terzo tempo nel posto più ovvio, il bar del campo di rugby. Quando questo luogo ha chiuso ci siamo spostate dall’Artista del Krapfen. Non c’è modo migliore per consolarsi di una partita andata male – o per festeggiare una vittoria senza precedenti – che con una gigantesca frittella fumante. Se invece siamo più inclini a bere una birra, magari per avere più tranquillità anche per discutere dell’allenamento o delle impressioni maturate durante il match, ci spostiamo al Britannia. Qui ci possiamo anche ‘mettere comode’, perché c’è spazio in abbondanza. Il giovedì sera – università permettendo – siamo spesso a Lo Stecco, dove si può cenare e si balla”

Dopo gli allenamenti, siamo stati a cena le Bonardas, la squadra di rugby femminile di Alessandria. Un terzo tempo a base di birra tra i locali della città

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La geografia della vita notturna delle Bonardas comprende anche L’Officina di Largo Catania o lo Zettel di via Del Prato. Poi, aggiungono: “Capita anche di frequentare i locali della movida alessandrina: ci piacciono il Di Noi Tre, l’Arteria o il Caffè degli Artisti

Dopo gli allenamenti, siamo stati a cena le Bonardas, la squadra di rugby femminile di Alessandria. Un terzo tempo a base di birra tra i locali della città

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Il terzo tempo in cui sono stata gentilmente inclusa racchiude appieno lo spirito con cui questa squadra guarda al rugby. Dopo averci trascorso una serata come questa, non rimane che vederle fare touch down!

L'autore: Stefania Cava

Nata ad Alessandria, classe 1986, scrive e racconta storie da che ha memoria. Giornalista e blogger, ha collaborato con diverse testate nazionali e locali, a caccia di belle notizie, alla ricerca di un altro punto di vista sul mondo. Le piacciono i social, il cibo ed i racconti.

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