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Il giro dei liutai in 80 metri: passeggiata musicale per via Robolotti, Cremona

Cremona è da sempre la città dei liutai. Qui ha vissuto e lavorato Antonio Stradivari, uno dei liutai migliori che siano mai esistiti. E, qui, vivono e lavorano centinaia di liutai ancora oggi. Così, in ogni angolo della città si respira musica e legno. Ma c’è una via dove la musica si può anche vedere, e senza bisogno di costruire un violino di vetro, come ha scritto Wislawa Szymborska.

L'arte dei liutai è di casa a Cremona. Via Robolotti conta ben 16 botteghe di liuteria. Siamo andati a curiosare in alcune di queste

Foto via Flickr

Sto parlando di via Robolotti, che a partire dall’angolo di via Aselli, da cui nasce, racchiude 16 botteghe di liutai in poco più di 80 metri. Mi sono immerso tra i loro suoni e ne sono uscito con melodie nuove. Attraversandola si sentono concerti di violini sparsi, provenienti da dietro le porte delle botteghe, dove i musicisti stanno suonando e provando gli strumenti costruiti su misura per loro. Così gli spartiti di Vivaldi si mischiano a quelli di Paganini e via Robolotti è il teatro di un concerto sempre unico.

L'arte dei liutai è di casa a Cremona. Via Robolotti conta ben 16 botteghe di liuteria. Siamo andati a curiosare in alcune di queste

Foto di Andrea Taietti

Nella bottega di Andrea Schudtz incontro Michele e Luca. Entrambi non originari di Cremona, lavorano per il maestro da anni. Michele ama costruire violini «perché ti porta sempre a migliorarti, a fare uno strumento ogni volta migliore, a imparare da te stesso, come se non potessi mai arrivare al violino perfetto», dice. Luca invece, così, è sicuro di lasciare qualcosa dopo la sua morte. «Sarà vanitoso – dice –, ma sapere che qualcosa di mio continuerà a vivere dopo la mia morte nelle mani dei musicisti e continuerà a suonare mi fa stare bene». Dopo il lavoro, i due si fermano per una birra e due chiacchiere al Wish Pub, la birroteca che si trova proprio davanti alla liuteria Schudtz. Offre così tante birre che nemmeno i proprietari, Umberto ed Emiliano, padre e figlio, si ricordano quante sono. Emiliano vi saprà raccontare ognuna di esse meglio della propria vita e il birramisù, morbido e corposo, è il dolce di cui non potrete più fare a meno.

L'arte dei liutai è di casa a Cremona. Via Robolotti conta ben 16 botteghe di liuteria. Siamo andati a curiosare in alcune di queste

Foto di Andrea Taietti

Svoltato l’angolo, trovo la bottega di Erika Ricciardi. Da 13 anni lavora nella sua piccola bottega in questa via. Erika ha gli occhi sinceri di chi sa ascoltare. Le piace essere parte del rapporto tra lo strumento e il musicista. Dice che vende suoni e non oggetti.

L'arte dei liutai è di casa a Cremona. Via Robolotti conta ben 16 botteghe di liuteria. Siamo andati a curiosare in alcune di queste

Foto via Web

Il suo posto preferito dove ascoltare musica è lAuditorium Giovanni Arvedi, che si trova all’interno del museo del violino. «Vado ogni domenica mattina – dice – ad ascoltare un concerto ogni volta diverso, ma sempre suonato con strumenti antichi». L’auditorium le piace tanto perché è stato costruito con una concezione nuova: il palco è al centro e la platea tutt’intorno. «Così siamo tutti partecipi allo stesso modo», conclude.

L'arte dei liutai è di casa a Cremona. Via Robolotti conta ben 16 botteghe di liuteria. Siamo andati a curiosare in alcune di queste

Foto di Andrea Taietti

La porta accanto è della bottega di Luigi Aquilino. Luigi parla poco, soprattutto con in mano un arco, e costruire violini gli permette di lavorare da solo e plasmare il legno. Mi porta a bere un caffè a Lacoccinella, in piena via Robolotti.

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Foto via Facebook

Qui si trova spesso con Erika e gli altri liutai per una pausa veloce o per pranzare insieme. Assolutamente da provare se passate per un aperitivo il tagliere di salumi di tipico maiale Tranquillo, mentre a pranzo irrinunciabili sono gli gnocchetti di ricotta al pesto dop. Per il vino da abbinarci chiedete a Emanuele, capirà i vostri gusti e saprà consigliarvi al meglio.

L'arte dei liutai è di casa a Cremona. Via Robolotti conta ben 16 botteghe di liuteria. Siamo andati a curiosare in alcune di queste

Foto di Andrea Taietti

Carlson&Neumann sono specializzati nel restauro degli strumenti e lavorano insieme dal 1985. Bruce Carlson  ha scelto di essere un liutaio perché amava la musica e costruire con le mani. «Così ora posso costruire musica con le mie mani», dice.

L'arte dei liutai è di casa a Cremona. Via Robolotti conta ben 16 botteghe di liuteria. Siamo andati a curiosare in alcune di queste

Foto di Andrea Taietti

Bernard Neumann, invece, voleva diventare violinista, «ma i violini sono meglio a costruirli che a suonarli», mi racconta. Il posto che preferisce in città è la chiesa che non c’è. «Dove ora ci sono i giardini di piazza Roma, prima c’era la basilica di S. Domenico, demolita nel 1868. Mi siedo lì e ascolto il passato e le sue note – dice –, accanto a quella chiesa ha lavorato Stradivari e si possono sentire ancora gli echi dei suoi strumenti».

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Foto di Alessandra Pedota

Alla fine, eccomi da Alessandra Pedota. «Faccio 5 strumenti l’anno, ma sono d’eccellenza – dice –. È il mio modo di lavorare». Ogni suo strumento lo riconosci, ha un’identità molto forte. Precisa. Proprio come Alessandra, che manipola il legno e sperimenta alla ricerca di una qualità altissima. Una qualità che ha intrisa nella mani e nell’anima. La stessa che permette ai suoi violini di creare suoni e incontri unici.

L'autore: Andrea Taietti

Ha frequentato la Scuola Holden di Torino. Per l’Eco di Bergamo si occupa di cronaca, sport e cura la rubrica “Bergamo senza confini”, storie di bergamaschi che lavorano all’estero. Scrive racconti e sta lavorando al suo primo romanzo.

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