Un pomeriggio d’inverno, a Venezia, un turista esce dal locale al civico 1254 di Via Garibaldi con in tasca un souvenir inedito: una piccola busta di semi di pomodoro, che cercherà di far crescere al suo ritorno a casa.
Siamo alla Serra dei Giardini di Venezia, rivendita di piante con caffetteria, soppalco e giardino, gestita dalla Cooperativa Nonsoloverde a pochi passi dai Giardini della Biennale, nel sestiere di Castello. Un caffè botanico – o una serra per una pausa al verde –, all’interno di un padiglione in stile Liberty di 180 metri quadrati, divisi fra negozio di piante e caffetteria: è nella nota 6234 del 3 agosto 1893 che il Genio Civile Municipale presenta il progetto di “una serra in ferro e vetri per custodia delle palme e delle piante” dell’Esposizione Internazionale d’Arte, in seguito destinata anche alla coltivazione di fiori per le aiuole comunali di Venezia e del Lido.
Tra bonsai, bulbi e orchidee, oggi la Serra propone centrifughe, snack anche vegetariani – inclusi toast classici, toast vegetariano con melanzane e provola e apprezzate torte salate, oggi con verdure miste o con radicchio e speck – e dolci fatti in casa.
La relazione fra uomo e natura è anche al centro delle iniziative organizzate all’interno della Serra da Microclima, progetto culturale fondato da Paolo Rosso – che si occupa inoltre di residenze artistiche e progetti di ricerca nel nord-est dell’India, a Cuba e in Mongolia: “Microclima nasce nel 2011, quando, dopo anni di abbandono, venne concluso il restauro della Serra da parte del Comune e la struttura fu riaperta al pubblico. Il progetto ha un nome parallelo a ciò che è la Serra: un microclima culturale, non in senso aulico ma come luogo ibrido, con una visione a tutto tondo di spazio pubblico”.
“Il primo evento che organizzammo – continua a raccontare Paolo Rosso – fu la creazione di una macchina a effetto domino, realizzata dai bambini di Castello insieme a un artista neozelandese. L’anno scorso, insieme alla Kunsthalle di Zurigo abbiamo creato Il Giardino dei Bambini Non Accompagnati, un calendario di eventi estivi che ha trasformato i giardini in un parco giochi”. Nel comunicato dell’ultimo appuntamento, si legge: “fototrappole per spiare gli animali, lenti d’ingrandimento e una piccola biblioteca saranno gli strumenti del gioco, che porterà a costruire un museo di quanto è invisibile agli occhi dei meno attenti”.
Nell’estate del 2012, una roulotte targata BV340WL viene caricata su una chiatta e trasportata via acqua fino ai Giardini. In un video su YouTube, un ragazzo con la testa infilata all’interno di una gigantesca lampadina presenta l’iniziativa, sempre realizzata da Microclima, come “uno studio di registrazione itinerante, un’idea magnifica, un’idea illuminata. Nel vostro paese guardatevi intorno, Studio Roulotte è vicino a voi”. È così che per tutta l’estate lo studio, allestito a bordo della roulotte e parcheggiato nel giardino della Serra, accoglie live con sessioni di registrazione e dj-set di artisti locali, accanto a presentazioni di libri, documentari proiettati in giardino ed eventi collaterali della Biennale d’Arte, laboratori, performance e sessioni di yoga.
Dal ripiano centrale di una libreria che propone riviste e libri specializzati in giardinaggio, un volume promette di insegnare i segreti per la cura degli agrumi ornamentali, l’indice del testo anticipa una sapienza quasi medica applicata al mondo botanico.
Non lontano, una trentina di barattoli rivela combinazioni differenti di infusi biologici, dalla rosa canina alla liquirizia con menta.
A pochi minuti alle venti, in prossimità della chiusura della Serra, un signore entra per acquistare come ogni anno una stella di Natale, di ritorno da lavoro: a ben guardare, insieme a una pianta porta così verso casa anche una tradizione. Cresciuta dietro a un vetro con vista laguna.