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Orti e street art, le piazze di Padova di cui nessuno ti ha mai parlato

Tutti conoscono le tre principali piazze di Padova: piazza dei Signori, delle Erbe e della Frutta, rispettivamente per la torre dell’orologio, la movida universitaria, il piccolo monumento commemorativo dedicato a Berlinguer e il numero infinito di bar sparsi un po’ ovunque dove poter fare aperitivo. Proprio a pochi passi dal centro si nascondono un paio di posti niente male anche per quanto riguarda la street art, croce e delizia di chi ha sviluppato una dipendenza abbastanza seria da Instagram, giusto per dimostrare che Padova è molto più del solo Kennyrandom, vero monumento locale in fatto di street art.

Rabarama in Piazza Bussolin – Foto di Elena Donatello

Piazzetta Giuseppe Bussolin, ad esempio, è diventata un gioiellino grazie ad Ennio Doris, fondatore e presidente di Banca Mediolanum, la cui passione per l’arte si intuiva già da tutto quel disegnare cerchi perfetti intorno a sé negli spot televisivi. L’area che va dalla piazzetta fino alla Chiesetta di Sant’Agnese di via Dante ora si chiama Padova Urban Gallery e ospita una serie di installazioni di artisti emergenti e non.

Rabarama in Piazza Bussolin – Foto di Elena Donatello

Sulla facciata di un palazzo si può ammirare un nuovo graffito di Tony Gallo, nelle aiuole circostanti un paio di lavori di Rabarama, affiancati dalla scultura in marmo con le sembianze di un toro di Marco Nereo Rotelli (che fa molto Wall Street) e infine vedersi riflessi nell’opera di Helidon Xhixha.

La scultura riflettente di Helidon Xhixha e il toro di Marco Nereo Rotelli – Foto di Elena Donatello

Grazie a questi interventi,  è stata radicalmente cambiata una zona che altrimenti avrebbe ben poco a che fare con l’arte, dando visibilità ai nuovi artisti e rendendo le opere fruibili a chiunque passi per la piazzetta, anche per sbaglio.

Il pezzo di Tony Gallo in Piazza Bussolin – Foto di Elena Donatello

Mai sentito parlare di GasparOrto? Da Corso del Popolo, proprio a metà strada tra la stazione e Piazza Garibaldi, basta svoltare a sinistra per imbattersi quasi per caso in piazzetta Gasparotto. Un progetto padovano in continua evoluzione, la riqualificazione di questa piazzetta sta a cuore non solo ai più giovani ma ad “ortisti” di tutte le età che si prendono cura dell’ orto urbano nato a giugno del 2015 nell’ambito del progetto The Next Stop con l’obiettivo di favorire l’incontro fra le culture e l’inclusione delle fasce sociali più deboli nel quartiere Stazione a Padova.

Piazza Gasparorto – Foto di Elena Donatello

Qui ci si occupa del mantenimento dell’orto, si decide quali ortaggi piantare e si portano a casa i frutti del proprio lavoro. GasparOrto poi organizza corsi, laboratori, cene e aperitivi a cui i padovani si sono affezionati parecchio negli ultimi anni e la piazzetta è diventata in fretta un luogo di ritrovo soprattutto per gli studenti universitari. Un Tony Gallo su una parete, un paio di panchine all’ombra, è anche il posto perfetto dove andare a leggere un buon libro.

L'autore: Elena Donatello

Elena si è laureata al Dams (di Padova) ma a malincuore perché Andrea Pazienza non ha mai ceduto a questa debolezza. Rimpiange i giorni da speaker e vorrebbe disintossicarsi da Twitter. Scrive soprattutto di musica e fa anche altri lavori che con la musica non c’entrano niente: quest'ultima è una brutta abitudine che vorrebbe perdere al più presto.

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