La prima volta che ho incontrato Silvia è stata nel mio vecchio negozio, Sempre. Un piccolo negozio di arte e design del ‘900, colorato e curioso. Ho subito pensato che una personalità come la sua calzasse a pennello in quello spazio, mi sono detta: “Guarda come Silvia e Sempre stanno bene insieme! Come un vaso di Sottsass e il rosa pastello”. Silvia Forese è un’artista che parte da Verona e che in breve tempo gira il mondo. Si occupa di Tape art, una forma di Street art, che utilizza nastri adesivi colorati per creare opere d’arte su pareti di case, muri di città, angoli di locali o di musei e gallerie.

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“Un’arte effimera – spiega Silvia – passeggera, che alle volte dura solo il tempo di uno scatto fotografico”. Le sue installazioni raffigurano spesso oggetti, un’immagine elementare, piatta, pulita e di forte impatto simbolico.

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“Creo grandi immagini a parete, in questo modo interagisco con lo spazio come se fossero protesi. Aggiungo alla realtà pezzi di nastro adesivo colorato, creando forme che prima non esistevano, dando vita a un mio mondo”.

Foto via Silvia Forese
E il mondo Silvia l’ha visto. Dopo essersi laureata all’Accademia di Belle Arti G.B. Cignaroli di Verona, si dedica completamente alla ricerca di nuove esperienze per riempire il suo bagaglio artistico e nutrire la propria anima di nuove ispirazioni, Londra, New York, Barcellona. Nonostante il suo spirito nomade mantiene sempre i contatti con Verona dove espone i suoi lavori in gallerie e mostre del territorio.

Foto via Silvia Forese
Nell’ultimo anno si trasferisce ad Agrigento e scopre la rigenerazione urbana, credo sia proprio qui che l’animo di Silvia si fonde appieno con la propria arte. “A Farm Cultural Park si prova a costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere. Farm Cultural Park è un Centro Culturale Indipendente dove arte e cultura sono degli strumenti nobili per dare alla città di Favara una nuova identità e una dimensione di futuro”.

Foto via Silvia Forese
Così Silvia scopre come il suo scotch colorato, il contrasto di una semplice linea fucsia su un piccolo casale abbandonato, riesca a creare suggestioni sorprendenti, un’estetica dal nulla. Come la sua arte piaccia ai bambini e come sia divertente per loro da emulare, lei e la Tape Art sono perfette per educare piccoli umani alla bellezza.

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Ci facciamo accompagnare in un suo percorso ideale a Verona. Uno dei suoi quartieri preferiti è Veronetta. “Qui ragazzi giovani gironzolano tra negozi, sale studio e biblioteche, per poi concludere la giornata con uno spritz”. Un contrapposto quasi inaspettato per la classica città dell’amore che è Verona. Dove tra un perfetto scorcio di balconi fioriti ed edifici storici ci imbattiamo in una pienezza artistica di strada.

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Camminando di fronte a Piazza Isolo incontriamo le vetrine dall’aria nordica di Libre, associazione-libreria che fornisce uno spazio per scrittori ed editoria indipendente e che promuove la finanza etica, l’economia sociale, lo sviluppo sostenibile. Scendendo le poche scale, sul retro, c’è uno spazio segreto, “Una stanza tutta per sé”, dice Silvia, dove trovare mostre di artisti emergenti, presentazioni letterarie, vari corsi e mercatini del libro usato.

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Proseguendo sullo stesso lato della strada Silvia sceglie La Segreteria Cafè, un cocktail bar dall’atmosfera retrò, arredato con pezzi che trovereste in un vecchio ufficio. Una bicicletta d’epoca in pieno locale, il mappamondo, una piccola biblioteca di libri ormai introvabili.

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Con la possibilità di spostarsi per un paio di mete nella zona centrale di Verona, Silvia ci propone uno spazio-progetto a cui è molto legata, un altro promotore di rigenerazione urbana e riuso degli ambienti, Lino’s&Co, “Una tipografia dove sporcarsi le mani, dalle più antiche tecniche di stampa fino ad arrivare a sviluppare progetti con stampanti 3D o realtà aumentata”.

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Tipografia e agenzia di comunicazione creativa che mette a disposizione il negozio per creare e far crescere idee. Oltre ad una proposta di shopping artigianale di arte contemporanea come stampe, magazine, arredi e offerte grafiche uniche, Lino’s collabora con Salmon Magazine che propone eventi alternativi del territorio veronese.

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Rimanendo nel cuore di Verona, in una piccola piazzetta tranquilla, proprio dietro all’affollata Via Mazzini, andiamo a cena all’Osteria Mondodoro. “Un posto per veri intenditori nel campo enogastronomico, sono attenti ad avere sempre prodotti a chilometro zero”.

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Un ristorante molto intimo e piatti che riflettono con sapori e colori ogni stagionalità, offrendo anche proposte vegane.

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Per concludere la serata attraversiamo il ponte e torniamo nella pieno di Veronetta, non può mancare Malacarne Bar-Associazione Culturale, dislocato in una viuzza del quartiere. Un vero e proprio museo-bar, “Le pareti sono zeppe di poster di vecchi cult movie, opere d’arte di artisti originali e oggetti vintage dall’uso improbabile”, spiega Silvia.

Foto via Silvia Forese
E, alla fine del giro, proprio come nelle opere d’arte di Silvia Forese, sembra di vedere nelle strade della città nastri colorati che ti fanno vedere un’altra Verona.