La scena è da film: una terrazza vista mare, tovaglie bianche con quel che resta di un’abbondante colazione. Una signora confessa ad un’amica: “Mio marito mi ha maledetto perché l’ho tirato giù dal letto all’alba, ma ne è valsa la pena… ci rilassiamo così solo in albergo!”.

Foto di Francesco Rigoni
Siamo alla Fattoria del Mare, il più grande ristorante di pesce di Riccione, al primo evento di The Breakfast Club, un format che prevede colazioni in luoghi particolari ed esclusivi, con musica e performance dal vivo. E’ finito da poco il concerto voce e piano della cantautrice romagnola Elena Sanchi, che ha accompagnato con il suo timbro elegante il risveglio degli ospiti. (“Risveglio” è anche il titolo del suo ultimo album). In terrazza si sono alzati tutti con il piede giusto: l’atmosfera è distesa e carica di quella festa tipica da pranzo domenicale in famiglia.

Foto di Francesco Rigoni
Ad accogliere gli ospiti dieci metri di buffet: miele in favo, bomboloncini alla crema, frutta fresca, crostate, plumcake e muffin salati…. “Non ti riempire, perché poi ti portiamo delle sorprese” avvisa la minuta Stefania indicandomi con il ditino i camerieri che volteggiano da una tavolata all’altra. Mi faccio spiegare il format di The Breakfast Club, proprio da lei, una delle due menti che lo hanno partorito. Termine azzeccato visto che la storia comincia ad un corso preparto.

Foto di Francesco Rigoni
“Ho conosciuto così Francesca, circa due anni fa” racconta con un sorriso enorme “dopo aver condiviso l’entusiasmo per la nascita dei nostri bimbi, abbiamo scoperto quante passioni avevamo in comune”. Francesca è consulente per le colazioni di strutture ricettive dal ’98, mentre Stefania viene dal marketing e si occupa di consulenze e di formazione. Il rito della colazione le accomuna: per la prima è un lavoro, per l’altra è un momento da gustare con calma per iniziare la giornata al meglio. Un piacere imprescindibile in vacanza per entrambe ma che, da mamme, divise tra lavoro e famiglia, diventa una coccola difficile da regalarsi. Nelle quotidiane camminate invernali su un Viale Dante semideserto, le due mamme sognano dietro ai passeggini, parlano dei viaggi e delle colazioni che sono rimaste loro nel cuore.

Foto via Facebook
Le città visitate non sono cartoline; profumano delle delizie assaggiate. San Francisco cola di sciroppo d’acero grazie ai pancake del Lori’s Diner, che con un balzo ti catapulta nel 1955, con i juke box e le canzoni di Chuck Berry e Elvis Presley. Jardin, un piccolissimo villaggio in Colombia, profuma di caffè. Le sue coloratissime caffetterie espandono l’aroma in tutta la piazza. Parigi si scioglie in bocca, come i croissant che le pasticcerie accompagnano sempre con una selezione di confetture. Nella mappa dei sapori ci sono anche le città più familiari: Riccione, cremosa, come il tiramisù di Sac A Poche (il dolce preferito di Stefania) e Rimini, sfogliata, come la spianata con la mortadella che il Forno della Vecchia Pescheria comincia a servire dalla sera.

Foto di Francesco Rigoni
“Perché non organizziamo degli eventi per sentirci in vacanza anche quando siamo qua?” si sono chieste. Prende così forma il sogno: creare una comunità di amanti della colazione, per conoscersi e condividere un’esperienza culinaria insolita, con prodotti del territorio ma anche con suggestioni provenienti da altri paesi e altri tempi… Per regalarsi del tempo e guardare al quotidiano con un pizzico di straordinario.

Foto di Francesco Rigoni
Mentre sono in partenza per il mio viaggio verso il buffet, al nostro tavolo, già stracolmo, servono alcune preparazioni espresse. Croissant croccanti e morbidi al contempo, con tanto burro e poco zucchero, come recita la scuola francese e pancake salati (diversi da quelli del Diner), cucinati da Francesca con la spirulina blu. In terrazza siamo una cinquantina di persone, si festeggia anche un addio al nubilato ma non c’è confusione. Si parla a bassa voce e c’è molta concentrazione, necessaria per cogliere tutte le sfumature di sapori. In un clima del genere, è un peccato ordinare un caffè normale. Assecondiamo così la barista e proviamo un metodo di estrazione alternativo. Mentre ascolto il racconto dei procedimenti, m’incanto osservando la macchina che filtra il caffè. Al palato, niente a che vedere con il caffè del bar. Chiudendo gli occhi, immagino i bananeti, le palme e le piantagioni della regione di Antioquia, di cui mi ha parlato Stefania.

Foto via Facebook
Difficilissimo ottenere anticipazioni sui prossimi eventi. La certezza è che il 22 settembre la colazione sarà in un giardino provenzale, al Lavatoio Bistrot di Santarcangelo di Romagna, mentre a ottobre sarà in un vecchio casolare di campagna per riscoprire il gusto e la semplicità delle colazioni contadine, come quelle che nonna Filomena preparava a Stefania a base di pane toscano, ricotta fresca e una generosa spolverata di zucchero. Il resto rimane top secret. Il consiglio è quindi quello di tenere d’occhio il loro sito per monitorare gli eventi e prenotare il proprio posto in aereo, ops, a tavola.

Foto di Francesco Rigoni
Finalmente vedo Francesca che esce dalla cucina in cui è rintanata da ore. E’ stanca, ha lavorato tanto, guarda il mare. Il vento le scompiglia i capelli ramati e lei respira soddisfatta a pieni polmoni. “Pensate quanto sarebbe bello fare una colazione galleggiante, lì, con una piattaforma in mezzo all’acqua, all’alba”. Ecco, sta proprio lì, quel pizzico di straordinario che insaporisce il quotidiano.