Ci sono dei posti a Bologna che sembra solo tu conosca. O forse è la pioggia costante di novembre che ad un certo punto cambia il volto di tutte le cose. Chiuso fuori dalle case, il mese dello spogliarsi come vecchi alberi, il mese del lasciare andare, si crea come uno spazio asciutto, una zona franca per accogliere il nuovo, e sotto un altro cielo ci si muove lentamente verso ragioni ed esperienze più autentiche. Ci si avvicina alleggeriti a ciò che quasi non sembrava possibile.
A proposito di cambiamenti, mia sorella tra qualche mese partirà per inseguire il suo personalissimo sogno americano. “Manhattan?! Ma ha già un lavoro? E dove andrà ad abitare? E tu quando la raggiungi?”, i nostri amici stentano a crederci ed in famiglia facciamo abbastanza finta di nulla. Sinceramente io la vivo malissimo e cerco di passarci più tempo possibile, tempo intimo e di qualità.
Ci diamo appuntamento accanto alla Torresotto di Porta Nova, una porta della cerchia altomedievale, a pochissimi passi dal platano orientale più famoso di Bologna in piazza Malpighi. “Non ci avevo mai fatto caso! Mi manca già Bologna”. Sotto quelle cime maestose e svettanti, che Tiziano Fratus nel libro I giganti silenziosi (Bompiani, 2017) descrive come testimoni muti della nostra epoca, Paola avanza una serie di proposte per la serata.
Solitamente sono io, tra noi due, quella incaricata di scoprire posti nuovi in città, ma questa volta il merito è suo. In via San Felice 62/A da alcuni giorni ha inaugurato Cucineria Delivery, un locale dove regna uno stile inconfondibile, con amore per la cucina e rispetto della tradizione. Cucineria è il progetto di cinque ragazzi bolognesi, tra i trenta e quaranta anni.
Paola mi presenta Giorgio, conosciuto in uno dei suoi recenti viaggi a New York, e Mattia, un avvocato che ha vissuto a Shanghai, entrambi rientrati alla base per lanciare questa attività dal sapore internazionale! Doppio menù, tradizionale ed healthy, per un giusto mix tra bistrot e delivery su centro storico e primissima periferia.
“Collaboriamo con un network di piccoli produttori locali ed eccellenze territoriali, per garantire sempre le migliori materie prime. Anche il nostro chef fa parte della società!”.
Paola è felicissima di provare l’acqua Wami, l’acqua minerale con una missione straordinaria: finanziare il rifornimento idrico nei luoghi del mondo dove è carente. A Cucineria si sperimentano ingredienti e metodi di cottura, prestando attenzione ai trend emergenti e ad ogni esigenza alimentare. “A cosa serve questo codice QR che mettete su tutti i box?”, chiedo a Giorgio che mi mostra il servizio di e-commerce di Cucineria. “Ci serviamo di un nutrizionista per proporre soltanto piatti sani e bilanciati. Guarda qui! Puoi vedere i valori nutrizionali di quello che avete scelto!”.
La nostra cena termina con un’unica certezza: “Torniamo prima che io parta!”. Più tardi ci concediamo uno sfizio a qualche metro dal bistrot: nella storica pasticceria Bombocrep Bombo Due in Via S. Felice, 93 angolo Riva di Reno. Oltre ad un localino minuscolo in zona universitaria, Bombo dal 1978 sfama tre generazioni di clienti in notturna con bomboloni caldi alla nutella e crepes al mascarpone con base rigorosamente fresca.
“Ma sei proprio sicura di dover andare?!”. Sarà un autunno dolcissimo, fatto di strappi alle regole e importanti promesse.