Chissà perché alcune persone vanno puntualmente in crisi quando arriva l’inverno. A Bologna c’è stato già un autunno piuttosto freddo, le foglie bilobate degli alberi di ginko in Largo Respighi sono cadute molto prima del loro tempo e si avvertiva spesso nell’aria un dolce delirio bizzarro. Per combattere la sindrome da malinconia e tristezza invernale ho preparato una terapia decisamente luminosa.
Mirabilia in via de’ Carbonesi 3/e, a due passi da Piazza De’ Celestini, è la nuovissima libreria e galleria espositiva della Logos, eclettica casa editrice modenese, nata da un’idea di Lina Vergara, editrice di libri che non hanno scadenza e quindi non perdono valore nel tempo.
Durante la prima mostra d’illustrazioni dello spagnolo Roger Olmos mi sono innamorata di Cosimo, il barone rampante che per non mangiare un piatto di lumache decise di salire su un albero e di non scenderne mai più. Curiosando tra le mappe ed i libri di fotografia, architettura, storia ed arte ho perso la testa per un’opera di Laura Cadelo Bertrand: l’Incubatrice per Chimere.
Mirabilia incanta e seduce in uno spazio culturale innovativo che nel suo sotterraneo allestirà un vero e proprio wunderkammer, camera delle sorprese e gabinetto delle meraviglie.
Bizarre in via Belvedere 4/a novità nell’affollatissima zona del Mercato delle Erbe è una cocktail boutique con soli dodici posti a sedere! Una bomboniera dall’atmosfera fanè, colori pastello e modernariato, dove godere della miscelazione di qualità del bartender Enrico Scarzella.Sfogliando il catalogo delle delizie, tra un aperitivo affumicato alla marjuana e le scatolette di proposte gourmet, Enrico mi ha conquistata con il suo Fatti più in là, cavallo di battaglia e reinterpretazione del classico Moscow Mule. Bizarre serve la clientela di intenditori anche attraverso una finestra vetrina sulla strada con ben quattro cocktails to go!
Trattoria da me è il ristorante in via San Felice 50 della chef Elisa Rusconi. Lei è molto attenta alla scelta degli ingredienti che seguono la stagionalità e utilizza solo carni da allevamenti non intensivi. Una cena intima con gli amici di sempre nel locale di Elisa serviti dal suo gentilissimo staff è davvero l’ideale per assicurarsi un po’ di spensieratezza e per assaggiare i piatti tipici della tradizione bolognese, respirando aria di casa in un fantastico ambiente shabby chic!
Tra uova cotte a bassa temperatura, panna cotta di squacquerone, tagliolini, tortelloni e altre prelibatezze l’ultimo giorno dell’anno c’è stato un unico brindisi, anzi due: al bizzarro e al meraviglioso!