Felpa con il cappuccio, pantaloni ampi e tavola sotto i piedi. Sono gli skateboarder. Definirli semplicemente sportivi sarebbe riduttivo. Sotto sotto, sono estremi, come è estremo il surf, attività dalla quale la loro disciplina deriva: non a caso si sviluppa in California sul finire degli anni ’60, per poi espandersi altrove, Milano inclusa. Qui allenarsi non è più un problema, grazie agli spot storici e quelli più recenti, magari sognando i Giochi Olimpici di Tokyo del 2020: per la prima volta lo skate entrerà in gara.
1. MC
Lo chiamano “MC”, con tanto di pronuncia all’americana, e sta per Milano Centrale. Da 20 anni, Piazza Duca d’Aosta è il ritrovo principale degli skateboarder cittadini e non. Ragazzi di ogni nazionalità e modelli ai nastri di partenza della settimana della Moda si incontrano la con tavola sotto il braccio per allenarsi a cielo aperto, sfrecciando e saltando sui muretti sotto gli occhi di turisti incuriositi.
2. Skatepark Parco Lambro
Realizzato nel 2002, lo Skatepark Parco Lambro (meglio conosciuto come LambBrooklyn), è stato pensato per chi vuole sfidare pendenze e adrenalina. Nascosto fra la natura, si presenta come una pista di 400 metri quadrati in cemento, che in gergo tecnico si chiama bowl. Unico requisito richiesto: lasciarsi andare in totale libertà a salti e acrobazie.
3. GratoBowl
Nel quartiere di Gratosoglio, a sud, sorge quello che è stato ribattezzato come GratoBowl. Si tratta di un’area progettata dal Comune insieme all’associazione Milano Skateboarding. Aperta a tutti, è stata inaugurata nel 2015 nello stesso luogo dove ventidue anni fa nasceva il primo skatepark italiano. Progettato dallo studio TAMassociati, risulta così all’avanguardia da essere stato voluto nell’ultima edizione della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (Padiglione Italia, all’interno d).