Per essere sicuri di non sbagliare, lo dicono in italiano e in inglese: Fuorimano – OTBP, dove la sigla sta per Off The Beaten Road, ovvero lontano dalla strada maestra. Più chiaro di così non si potrebbe e del resto la definizione è perfetta per questo locale che si trova in una terra di mezzo a Milano Nord.
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Foto di Elisabetta Limone
A poche centinaia di metri dalle aule universitarie della Bicocca, altrettanto vicino a Greco, eppure fuori dai percorsi battuti, Fuorimano si trova in una zona di case basse e residenziali e spesso dai tavoli all’aperto si sente il vociare dei tifosi di una storica squadra di calcio che si allena nella via parallela.
![In zona Bicocca c'è una pizzeria che è anche burger bar, sala da tè, da cocktail, sala da lettura, pasticceria. Tutto, Fuorimano](http://everydaylife.it/wp-content/uploads/2018/06/2018-06-13-12.22.24-2.jpg)
Foto di Elisabetta Limone
Entrando nel cortile di Fuorimano, si ha l’impressione di allontanarsi ancora di più dall’idea di Milano che ognuno ha in testa: uno spazio enorme coperto, uno altrettanto grande scoperto. Fuorimano nasce dal riutilizzo di un capannone industriale, in un quartiere che non ha il fascino romantico dei Navigli o di Brera, né l’allure contemporanea di Isola. Eppure riesce a colpire proprio per il suo essere un locale con tante anime in una zona lontana dal centro.
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Foto di Elisabetta Limone
“L’idea è nata nel 2014” spiega Mattia, uno dei soci fondatori “e dopo 10 mesi di lavori di recupero del capannone, originariamente deposito di macchinari, ma poi anche raviolificio e per un periodo set di film hard, abbiamo aperto i battenti”. Così da marzo 2015 è nato Fuorimano.
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Foto di Elisabetta Limone
Durante la settimana, Fuorimano ha un menu diviso a metà tra hamburger e pizze. I primi sono componibili da zero, scegliendo da sé tutti i possibili ingredienti, mentre le pizze fanno anche da perfetto accompagnamento per l’aperitivo. Le birre non sono mai banali e l’effetto scenografico del bancone del bar garantisce ampia scelta di prodotti di qualità per i cocktail. Nel weekend si possono provare tre diverse tipologie di brunch, con anche la possibilità di un menù baby.
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Foto di Elisabetta Limone
Negli spazi interni, la provenienza industriale è chiara: l’impatto degli alti soffitti e delle finestre da capannone è però mitigato da una serie di arredi colorati, dai vecchi arcade a piante ornamentali che trovano posto in cassette appese ai muri.
![In zona Bicocca c'è una pizzeria che è anche burger bar, sala da tè, da cocktail, sala da lettura, pasticceria. Tutto, Fuorimano](http://everydaylife.it/wp-content/uploads/2018/06/IMG-4215-1-e1529920908136.jpg)
Foto di Elisabetta Limone
Con l’arrivo della bella stagione, però, il posto speciale di Fuorimano è quello all’aperto: in un primo cortile sedute e tavoli con ombrelloni sono già una rarità per Milano, ma è il secondo cortile a essere una vera sorpresa. Se non avete la vena dell’esploratore di luoghi, potreste anche perdervelo, perché è nascosto alla fine di uno stretto corridoio, ma quando ci arrivate, non vorrete più andarvene.
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Foto di Elisabetta Limone
Le pareti sono di un azzurro-blu intenso e fanno da contrasto con i toni pastello delle sedute anni ‘70. Un’amaca completa il quadro di relax. Nato da un’idea della designer Alice Frana, il giardino vuole provare a portare a Milano un angolo di mare, di Marocco e anche un po’ di Grecia. E sembra di trovarsi catapultati nell’universo magico di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, con Gene Wilder che canta “come with me and you’ll be in a world of pure imagination”. Ecco, da Fuorimano può capitare di sentirsi così.