Spesso mi capita di trascorrere il fine settimana girando a piedi la città con i miei amici e proporre situazioni o contesti alternativi allo shopping, a costo zero.

Foto di Eva Laudace
Nel centro storico di Bologna esistono realtà artistiche dedicate completamente all’arte contemporanea, contesti giovani e dinamici dove si respira la voglia di comunicare ed allontanarsi dai preconcetti.
Oltre alla Pinacoteca Nazionale in via delle Belle Arti 56, sono felice di consigliare un tris di gallerie da tenere sottocchio e sempre attive con nuove mostre che andrebbero assolutamente viste.

Foto di Eva Laudace
Adiacenze in Vicolo Spirito Santo 1/B, una stradina minuscola vicino all’Archivio di Stato, fucina di artisti e spazio espositivo dedicato all’arte emergente e all’indagine sul contemporaneo.
Fondato dal direttore artistico Amerigo Mariotti e dalla storica dell’arte Daniela Tozzi da otto anni accoglie progetti site specific in grado di modificare lo spazio attraverso arti visive classiche e sperimentali che sfiorano il campo dell’editoria, dell’illustrazione, del fumetto e del design.

Foto di Eva Laudace
Dopo la densa ed evocativa mostra “Icaro deve cadere” dell’amica pittrice Elisa Muliere di qualche anno fa, davvero impressionante è stata “Click Clack” personale di Virgilio Villoresi, prodotta con le sue installazioni cinetiche e interattive, un’incredibile giostra fatta di flip book e zootropi, lampade ottiche e lanterne magiche, realizzata con precisione maniacale modellando oggetti di riciclo e componenti stampati in 3D. La disponibilità e l’affabilità dei galleristi è impagabile e ad Adiacenze mi sento praticamente a casa!

Foto di Eva Laudace
Magma in via Santo Stefano 164, incubatore di arte urbana e promotore di giovani artisti italiani e internazionali come Tellas, 2501 e Aris. Basta suonare al citofono della galleria appartamento nascosta al piano terra del condominio per essere accolti o meglio catapultati nella creatività di grandi street artist. Parola chiave Innovatività: opere dinamiche e riscrittura di architetture compositive in dialogo con gli spazi della galleria. Imperdibile!

Foto di Eva Laudace
P420 in via Azzo Gardino, 9 nel distretto culturale Manifattura delle Arti, nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi e dell’ex macello, circondata da importanti istituzioni culturali come il Museo d’arte moderna MAMbo.

Foto di Eva Laudace
Alessandro Pasotti e Fabrizio Padovani, due ingegneri come me prestati all’arte e appassionati d’Arte Concettuale e Minimale degli anni Sessanta e Settanta, hanno aperto le porte del loro bellissimo spazio bianco alla doppia personale “Foreign bodies” di John Coplans & June Crespo.