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Cantina Bentivoglio a Bologna: enoteca con cucina, e con jazz

Davanti allo storico Cinema Odeon in via Mascarella 4, sotto i portici di Bologna, si trova la Cantina Bentivoglio, jazz club e ristorante aperto dal 1987, fra i vari consigli che ci ha dato il musicista Mirco Mariani in questo suo racconto di Bologna.

Nel menù tortelloni, tortellini e concerti di musica jazz, è la Cantina Bentivoglio: dal 1989 il meglio del jazz dal vivo in città

Foto di Martina Scalini

Appena entrato mi incontro con Alberto, direttore artistico della programmazione musicale della Cantina, mi offre un calice di bianco frizzante e mi racconta la storia del luogo.

Nel menù tortelloni, tortellini e concerti di musica jazz, è la Cantina Bentivoglio: dal 1989 il meglio del jazz dal vivo in città

Foto di Martina Scalini

Il luogo nasce come osteria, ma dal 1989 inizia a fare musica dal vivo, rigorosamente jazz e affini. La voce comincia a spargersi prima a Bologna e poi in tutta Italia. Più migliora il cibo, più migliora il jazz, insieme alla carta dei vini che oggi include tra le quattrocento e le cinquecento etichette diverse.

Nel menù tortelloni, tortellini e concerti di musica jazz, è la Cantina Bentivoglio: dal 1989 il meglio del jazz dal vivo in città

Foto di Martina Scalini

I musicisti che sono passati per la Cantina sono tanti, tra i più conosciuti Lucio Dalla, Francesco Guccini, Paolo Fresu, Richard Galliano, Winton Marsalis e Herbie Hancock, che hanno suonato in jam session improvvisate, rimaste nella storia del locale.

Foto di Martina Scalini

La musica dal vivo comunque è in programma dal lunedì al sabato, al giovedì sul palco si alternano solo band bolognesi: “Ci piace l’idea di ospitare un po’ la cricca dei jazzisti di qui, ci sembra anche una sorta di dovere da parte nostra continuare a dare acqua a questa pianta che è il jazz a Bologna, che se non nutrito non cresce”, mi dice Alberto.

Nel menù tortelloni, tortellini e concerti di musica jazz, è la Cantina Bentivoglio: dal 1989 il meglio del jazz dal vivo in città

Foto di Martina Scalini

“Ci sono dei ragazzi che suonano ogni tanto qui da noi, gli Accordi Disaccordi, due chitarre e un contrabbasso. Io e Giovanni, l’altro direttore artistico, li abbiamo trovati per caso che suonavano per le strade di Perugia durante l’Umbria Jazz e ce ne siamo innamorati. Ci piace come reinventano questo mood alla Django Reinhardt, il pubblico del week end li apprezza sempre molto. Anche questa sera sono qui da noi, ascoltali e poi sappimi dire.”

Nel menù tortelloni, tortellini e concerti di musica jazz, è la Cantina Bentivoglio: dal 1989 il meglio del jazz dal vivo in città

Foto di Martina Scalini

D’estate la gestione jazzistica si sposta a Palazzo Renzo, diventando un jazz club all’aperto: si comincia a mezzanotte, con il concerto programmato e si prosegue con una jam session di vari musicisti che man mano si alternano nel suonare insieme, tutto questo subito dopo la fine del Cinema Ritrovato organizzato dalla Cineteca di Bologna. 

Nel menù tortelloni, tortellini e concerti di musica jazz, è la Cantina Bentivoglio: dal 1989 il meglio del jazz dal vivo in città

Foto di Martina Scalini

“Il jazz è di difficile gestione”, continua a raccontare Alberto davanti a un altro calice “perché è tutto tranne che un genere mainstream, pur essendo una musica nobile. La direzione artistica da parte nostra sta proprio nel cercare di far capire alle persone che tipo di musica trattiamo e quando venirci a trovare. Siamo sempre stati molto chiari sul fatto che per noi è importante mantenere determinati binari.”

Nel menù tortelloni, tortellini e concerti di musica jazz, è la Cantina Bentivoglio: dal 1989 il meglio del jazz dal vivo in città

Foto di Martina Scalini

Ma la Cantina Bentivoglio è tanto un jazz club quanto un ristorante, quindi l’offerta culinaria è varia e, naturalmente, fatta di prodotti locali. Si parte con l’idea di offrire un menù alla carta che racchiude tutti quei piatti che sono il fiore all’occhiello per Bologna, per cui c’è una particolare attenzione per quel che riguarda la fornitura della mortadella, tutti i salumi tipici di quest’area e una tradizione di sfogline che crescono proprio all’interno del locale. “Ah e le tagliatelle al ragù, mai dimenticare le tagliatelle!”, aggiunge Alberto con un’enfasi che mi diverte. Io per questa sera ordino un altro piatto semplice, ravioli di zucca ripassati con burro e con scaglie di caprino.

Nel menù tortelloni, tortellini e concerti di musica jazz, è la Cantina Bentivoglio: dal 1989 il meglio del jazz dal vivo in città

Foto di Martina Scalini

Alberto deve tornare al lavoro: “Va bene dai, facciamo finta di andare a lavorare, in realtà mi ascolto il concerto come ogni altro spettatore”. È già quasi l’ora, finisco i miei ravioli e il mio vino. Poi mi guardo un po’ intorno. Il pubblico è composto da giovani sulla trentina, molti sono lì per la cena, ma c’è anche un folto gruppo che aspetta vicino al palco l’inizio della musica. Un ragazzo e una ragazza seduti in un angolo si baciano e scherzano, sembra stiano festeggiando qualcosa. Sale sul palco un uomo sulla sessantina, dev’essere Giovanni, che annuncia gli Accordi e Disaccordi, che intanto salgono sul palco: “Benvenuti a tutti, come sapete qui alla Cantina Bentivoglio siamo nati un po’ storti, ci siamo fissati con il jazz e vogliamo fare solo quello, o quasi. Abbassiamo le luci e accendiamo le candele, buon concerto e buona serata”.

L'autore: Mario Blaconà

Documentarista e critico cinematografico, lavora presso il Centro Culturale San Fedele di Milano e collabora con filmidee, The Submarine e Cultweek. Gli piace il post rock e il cinema sperimentale americano e italiano.

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