In un bel pomeriggio d’inverno i viali alberati di Cremona fanno da sfondo alla mia passeggiata verso LaCoccinella. Qui ho appuntamento con Michele Ginevra, coordinatore del Centro Fumetto Andrea Pazienza.
“Nasciamo nel 1988 come iniziativa del progetto giovani, per consentire ai ragazzi di conquistare una cittadinanza attiva sul proprio territorio”, mi spiega Michele. Dopo una squisita fetta di torta che aggiunge sorrisi all’entusiasmo del racconto, Michele mi dà un passaggio (in bici!) alla nuova sede del centro in via Palestro, inaugurata il 27 settembre scorso. Una sede luminosissima, in cui gli scaffali, che ospitano i quasi 60.000 fumetti, si alternano a lavagne disegnate e tavoloni dedicati ai corsi che ogni anno raggiungono i 70 partecipanti fra bambini, adolescenti e adulti.
Il centro è nato nel 1988 da una collaborazione tra il Progetto Giovani del Comune di Cremona e l’Arcicomics. “Dal 2013 invece, passando sotto l’assessorato alla cultura, entra a far parte delle politiche culturali della città, iniziando così a partecipare in maniera attiva alle diverse iniziative della città: dal Porte Aperte Festival alla festa del torrone e del salame”.
Ma perché intitolare il centro proprio ad Andrea Pazienza? “Pazienza ci ha lasciati nel giugno del 1988, pochi mesi prima dell’apertura del Centro Fumetto. Ci è sembrato naturale e doveroso intitolarlo proprio a lui nonostante non avesse alcun legame con Cremona. Pazienza è stato uno spartiacque, i suoi fumetti sono molto innovativi e per questo il suo lavoro è anche un manifesto concreto delle potenzialità del fumetto. In archivio abbiamo quasi tutte le pubblicazioni sulle quali sono usciti i suoi fumetti, oltre a molti articoli di giornale, stampe, manifesti, dischi, registrazioni e un piccolo disegno originale. Se usciamo dagli stereotipi dell’autore generazionale, fatto di genio e sregolatezza, possiamo notare che è stato capace di incrociare generi, stili e linguaggi diversi, anche all’interno della stessa opera. Il suo Pompeo è una modernissima graphic novel, oltre ad essere un poema destinato ad essere eterno”.
Caratteristica principale del centro è quella di operare nell’ambito della promozione dei talenti giovanili del territorio e non solo: la pubblicazione interna Schizzo presenta ha lanciato autori come Zograf, Jessica Abel, Marco Corona, Lorena Canottiere e Gianluca Costantini. Importanti anche la collaborazione con il Lucca Comics & Games, dove dieci anni fa lo staff collaborò alla progettazione della self area, e la gestione del progetto Nuove strade e la mostra Futuro anteriore al Napoli Comicon.
Nel 2016 il centro entra a far parte dell’OPAC, la rete bibliotecaria bresciana e cremonese, e i prestiti subiscono un’impennata. Fra le diverse mostre organizzate negli anni, Michele ne ricorda con orgoglio cinque “di alta qualità culturale e con una bella partecipazione di pubblico”: la Ballata di Tex nel 1989, la mostra dedicata a Lorenzo Mattotti nel 1997, quella per i 25 anni di Dylan Dog nel 2011, quella dedicata ad Alessandro Sanna nel 2017 e la retrospettiva sul lavoro di Igort, fra febbraio e marzo 2018.
Durante la nostra intervista il centro si popola: il presidente Andrea Brusoni fa capolino da dietro la porta con la famiglia e suo figlio prende in prestito alcuni volumi con un entusiasmo contagioso, tanto che mi vien voglia di accoccolarmi in qualche dove e immergermi nella lettura – ho giusto adocchiato il secondo e il terzo volume de L’età della convivenza di Kamimura sulla scrivania delle novità prese al Lucca Comics.
È tempo di salutarsi, ma prima Michele mi dà qualche consiglio enogastronomico su Cremona. Oltre a un appassionato di fumetto si rivela anche un appassionato della forchetta consigliando: La Sosta, la Trattoria Cerri, l’Antica Locanda Bissone, la Locanda Torriani, la Gastronomia Iotta, e la Macelleria Gastronomia Zilli di fianco al Museo del Violino. Per l’aperitivo invece cita l’Antica Osteria del Fico, all’interno di un cortile antico, e, per tornare da dove siamo partiti, LaCoccinella.