Potrei iniziare dicendo che Mantova è la città più bella d’Italia, la più romantica o la più ricca di storia, ma sarebbe banale.
Però è così, non per niente l’anno scorso la città di Mantova è stata nominata Capitale della Cultura di tutta l’Europa, un titolo decisamente importante che si è guadagnata grazie alla sua storia, ai suoi monumenti, ai suoi palazzi o piccole vie. Quindi perché non fare un tour per la città con queste poche righe?
La città è collocata sulla sponda del fiume Mincio che abbraccia Mantova su tre lati. E già da qui si può ammirare una delle migliori e più emozionanti viste della città. Infatti dal Ponte San Giorgio potrete ammirare uno degli skyline più belli al mondo, soprattutto al tramonto, dove i riflessi nelle acque del Palazzo Ducale, della cupola di Sant’Andrea e dei campanili, danno alla città quel tocco di eleganza.
Foto di Vittoria Busi
Foto di Vittoria Busi
Però prima di addentrasi nel cuore di Mantova, consiglio di visitare Palazzo Te, dove vi ritroverete immersi nello sfarzo di un tempo passato con ampi saloni, giardini, scuderie e passaggi segreti. In più nella Sala dei Giganti e di Amore e Psiche vi ritroverete in un’atmosfera magica e mitologica.
Foto di Vittoria Busi
Ma iniziamo a conoscere il cuore della città partendo da Piazza Sordello, dedicata al poeta e trovatore italiano Sordello da Goito, dove si affacciano edifici come Palazzo Ducale, con le sue maestose stanze, o il Duomo, dedicato a San Pietro.
Immancabile da visitare, però è il Castello di San Giorgio, inglobato nel Palazzo Ducale, dove l’artista rinascimentale Andrea Mantegna ha dipinto la sua opera maggiore: la Camera Picta, conosciuta anche come Camera degli Sposi.
Foto di Vittoria Busi
Foto di Vittoria Busi
Foto di Vittoria Busi
L’ultimo must che rende la città piena di storia e cultura, si trova a pochi passi da Palazzo Ducale, ed è la Basilica di Sant’Andrea, progettata da Leon Battista Alberti, elegante e maestosa, ma visitata soprattutto per la cripta e la storia dei Sacri vasi portati a Mantova dal centurione Longino.
Foto di Vittoria Busi
Foto di Vittoria Busi
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