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I migliori bar di Alessandria, dove uno spuntino è come un viaggio nel tempo

Lo spuntino fa parte della tradizione dei bar di Alessandria. Anzi, ad Alessandria le sfiziosità del territorio hanno sempre accompagnato le colazioni, i pranzi e gli aperitivi, tanto da trasformare il classico “mangio qualcosa al bar” in una vera e propria esperienza culinaria.

Iniziamo da Oscar, o meglio dalla Latteria da Oscar in via Modena, più che un locale un’istituzione ad Alessandria. Classico bar degli anni ’70, sembra uscito da un film poliziottesco, con tanto di sottofondo alla Micalizzi e Alfette che sgommano per strada.

Bar usciti dagli anni '70 e modernissimi locali vegan, 24 ore di spuntini a spasso per i locali di Alessandria

Latteria da Oscar – Foto di Luca Zanon

La caratteristica di questo storico bar di Alessandria è la trasversalità dei suoi avventori: tra un Negroni e un Milano-Torino, puoi trovare operai, studenti, avvocati, professori universitari e ultras grigi dell’Alessandria.

Bar usciti dagli anni '70 e modernissimi locali vegan, 24 ore di spuntini a spasso per i locali di Alessandria

Latteria da Oscar – Foto di Luca Zanon

Quello che colpisce è la varietà di “godurie mangerecce”, che iniziano con le classiche focaccine farcite al mattino (e la rarissima focaccia dolce, tipica dell’alessandrino) fino ad arrivare all’aperitivo, con degli affettati che ti prendono un pezzo di cuore e testimoniano le origini modenesi del titolare Oscar.

Ci spostiamo in centro. InnAle, in via Dante, è un classico bar che propone un menu variegato, specialmente a pranzo.

Bar usciti dagli anni '70 e modernissimi locali vegan, 24 ore di spuntini a spasso per i locali di Alessandria

InnAle – Foto di Ilaria Cutuli, via Facebook

Bar usciti dagli anni '70 e modernissimi locali vegan, 24 ore di spuntini a spasso per i locali di Alessandria

InnAle – Foto via Facebook

Durante l’aperitivo, i tavoli del locale sono stracolmi di spuntini e di piatti di ostriche, e non è raro assistere alle classiche sfide tra dj, vera chicca dell’offerta musicale del locale.

OrtoZero, in Piazza Santa Maria di Castello, è invece un luogo dove bere un caffè, comprare verdura a km 0 fornita ogni giorno dai produttori del vicino Monferrato, leggere un libro e prendere un aperitivo.

Bar usciti dagli anni '70 e modernissimi locali vegan, 24 ore di spuntini a spasso per i locali di Alessandria

OrtoZero – Foto via Facebook

Il locale è all’insegna del cibo vegano, per cui anche chi non può mangiare determinati prodotti, per scelta o per esigenza, può trovare quello che fa al suo caso.

Bar usciti dagli anni '70 e modernissimi locali vegan, 24 ore di spuntini a spasso per i locali di Alessandria

OrtoZero – Foto via Facebook

Spostandoci nuovamente un po’ fuori dal centro troviamo il bar Gipsy, altro locale storico alessandrino, altro posto “d’antan” in stile anni ’70: i ragazzi sono maestri di cocktail e il piano del bancone è un vero e proprio “regno di delizie” dove perdersi a tutte le ore del giorno.

Bar usciti dagli anni '70 e modernissimi locali vegan, 24 ore di spuntini a spasso per i locali di Alessandria

Caffè dei Parodi – Foto via Facebook

Chiudiamo il nostro giro nei bar di Alessandria con il “Caffè dei Parodi“, nato pochi anni fa e diventato un punto di riferimento per le pause pranzo e gli aperitivi. Le specialità sono i panini declinati in un’infinità di modi: i ragazzi scelgono prodotti super selezionati e offrono consigli sugli abbinamenti, tra formaggette di capra d’altura e salumi introvabili, verdure grigliate sul momento e salse particolari.

Bar usciti dagli anni '70 e modernissimi locali vegan, 24 ore di spuntini a spasso per i locali di Alessandria

Caffè dei Parodi – Foto via Facebook

Insomma, anche ad Alessandria lasciarsi andare ad una breve esperienza culinaria nella miriade dei suoi bar non è poi così difficile!

 

L'autore: Luca Zanon

Architetto, co-fondatore del laboratorio di creatività urbana "Officine Marcovaldo" e co-organizzatore del festival di illustrazione "Inchiostro festival", ha vissuto a Barcellona per poi provare a stipare in un minuscolo bagaglio e riportare nella sua città natale, Alessandria, un piccolo pezzo di solarità catalana. Ama l'arte in tutte le sue espressioni, il vino buono, le colline del Monferrato, le città sul mare o attraversate dai fiumi e ha il culto per "I guerrieri della notte".

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