Un project manager, un copywriter, un fotografo e un life coach si ritrovano nello stesso posto. Non è l’inizio di una freddura ma è Multi.me, un luogo di coworking che Elisa Alessi, architetto e responsabile, descrive come «spazio di servizi per chi lavora». In città e in provincia sono attivi spazi creativi di varia natura che non sono isolati ma fanno rete tra loro. «Non c’è competizione ma network», racconta Elisa. Co-Mantova è infatti la rete mantovana che mette a frutto l’economia collaborativa del territorio.

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Non si parla solo di lavoro qui, c’è tempo anche per ciò che arriva a fine giornata: aperitivi letterari, corsi d’inglese e di italiano per stranieri, corsi di web marketing e di fotografia, counseling al femminile, competizioni di slam poetry.

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Non mancano anche le collaborazioni con locali del centro per portare una dose di gastronomia nel cortiletto interno, recuperato e allestito come una mini masseria pugliese. Non confondetevi perché al multi.me non c’è un bar. Elisa ha fatto questa scelta per mettere al centro dello spazio le relazioni e non semplicemente per bere un caffè o un panino.

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Le pareti dello spazio non sono vuote ma trovano ospitalità, a rotazione infatti si alternano le opere degli artisti mantovani. Desirè, che si occupa dell’accoglienza al desk, mi dice che «ricevo ogni giorno molte richieste per esporre. Multi.me è anche una galleria che dà visibilità ai talenti che si vogliono mettere in gioco».

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Una delle ultime artiste ad esporre è stata Federica Aiello Pini, segnalata già nel 2007 nella Saatchi Gallery Top 10 da Rebecca Wilson, co-direttrice di Saatchi Gallery a Londra. Fra le altre cose, Aiello è autrice anche del libro “Colora la tua Mantova”, che ritrae i luoghi più importanti della città e di Sabbioneta.

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Qui si respirano insomma idee nell’aria e non siamo a Milano, la casa del coworking. Ma è un luogo comune. Infatti Elisa ci tiene a precisare che sono stati fatti degli studi su questa tipologia di spazi creativi soprattutto in città piccole simili a Mantova per capire le reali esigenze degli utenti e porsi come una finestra sulla città. Lo è davvero. Mentre parliamo siamo seduti proprio in vetrina.

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Lo spazio centrale, fronte strada, è allestito con le postazioni di lavoro mentre più separato c’è un’altra sala dedicata a incontri, meeting e presentazioni. Per utilizzare lo spazio ci sono dei pacchetti che vanno dall’utilizzo giornaliero fino all’annuale. I più mattinieri cominciano alle cinque del mattina, gli infaticabili se ne vanno alle 23:00. Praticamente in via Grazioli è quasi impossibile vedere la luce spenta al civico 22.