Amo la mia città, amo il modo in cui è fatta, ma ancora di più amo i suoi numerosi posti di nicchia e nascondigli in cui rifugiarmi! Amo il caffè, la sua nota amara, e la carica di energia che dà. Amo ancora di più leggere, studiare un libro, toccare le pagine ruvide e il loro profumo d’inchiostro. Oggi vi parlerò di due posticini a Padova che mettono insieme questi amori incondizionati!
Lo conoscete il detto:
“Veneziani, gran Signori;
Padovani, gran dotori;
Visentini, magna gati;
Veronesi… tuti mati;”
Ecco qualcosa di vero c’è! Padova è la città dei dottori, degli intellettuali, degli studiosi. É una città che pullula di cultura, di storia, di un fascino antico ma che non tramonta mai. Ecco perché oggi voglio parlarvi di due posti a Padova che tramite un caffè danno l’opportunità di fermarsi un po’, prendere un libro, e lasciarsi cullare dalla lettura. Non parliamo di Starbucks, ma di due posti più raffinati e degni della città che li ospita.
Il Caffè Pedrocchi, il Caffè senza porte, così veniva chiamato dal 1831 al 1916, perché rimase aperto giorno e notte per tutto questo arco di tempo. Il Caffè Pedrocchi fu uno dei crocevia più importanti per intellettuali e letterati, come Stendhal, Gabriele D’annunzio, Eleonora Duse, solo per citarne alcuni. Al suo interno è diviso in quattro sale, ognuna rappresenta una tematica, ed è proprio della sala Verde che vorrei parlarvi. Nella sala Verde ancora oggi chiunque può andarci e spesso è popolata da studenti della vicina università. É una sala nella quale non si è disturbati dai camerieri, da qui l’espressione “essere al verde” cioè non avere un soldo. Questa stanza è perfetta per fermarsi, leggersi un libro e riposare. Si può andare al bar ed ordinare un particolarissimo “Caffè Pedrocchi” e poi tornare nella sala Verde con il naso tra i libri. Io sono anche una studentessa e spesso amo rifugiarmi in questo posticino, appartato e tranquillo!

Foto da www.caffepedrocchi.it

La sala Verde. Foto da www.caffepedrocchi.it

Foto di Shiva Gaggiola
Una realtà simile ma rimodernata è quella della caffetteria libreria Il Mondo che non Vedo, in Via Beato Pellegrino. Questo luogo è nato da un’idea di Erica e Michela, che volevano creare una casa del dialogo dove far rinascere un circuito virtuoso tra scrittori, editori, librai e lettori, davanti a un buon caffè o a un bicchiere di vino. Tutti i libri che trovate in questa piccola realtà quasi surreale provengono da marche editoriali scelte accuratamente e indipendenti. Il Mondo che non Vedo non è solo cibo e libri, è anche eventi, incontri, dialoghi con scrittori e momenti di confronto.

Foto da www.ilmondochenonvedo.it

Foto di Shiva Gaggiola

Foto da www.ilmondochenonvedo.it
Padova non smette mai di regalare angoli stupendi nei quali fermarsi dal tram tran cittadino, bersi un caffè e ripartire con la giusta carica.