Fondata sul finire del XII secolo, Cuneo lascia intravedere tracce del suo passato in diversi palazzi storici: visitiamone insieme cinque, magari a bordo di una bicicletta per muoverci più facilmente tra le vie. Prima di partire, un buon caffè: dal Cafè 44, seduti comodamente nel suo dehors su via Roma se la giornata lo permette, si intravede la prima delle nostre tappe.

Foto di Davide Rossi
È Casa Basso, al numero 29 di via Roma: una torre medievale poi ampliata nel Quattrocento della quale un sapiente ripristino ha fatto riemergere pochi anni fa le antiche decorazioni in mattoni, tra cui le merlature e le cornici gotiche delle finestre.

Foto di Davide Rossi
Poche decine di metri ed eccoci davanti a Casa Quaglia, in via Roma 56 interamente affrescato nel 1508 con motivi araldici, cavallereschi e simbolici.

Foto di Davide Rossi
Aguzzando la vista si possono ammirare vedute della città di Roma, lo stemma con un unicorno bianco in campo rosso, simbolo della famiglia committente, e alcune Sibille, figure di gran rilievo nell’iconografia rinascimentale.

Foto di Davide Rossi
Lasciamo via Roma e la sua isola pedonale e imbocchiamo via Dronero, la strada dei ristoranti più trendy di Cuneo: date uno sguardo ai vari menu, una volta concluso il nostro itinerario potrebbe essere una buona idea tornare qui a mangiare.

Foto di Davide Rossi
Ora però ci fermiamo al numero 4 di via Amedeo Rossi, all’ingresso del settecentesco Palazzo Samone. Un’architettura esternamente molto severa con mattoni a vista, che nel cortile interno nasconde gli elementi più interessanti: il loggiato a due piani, oggi chiuso da vetrate, e, protetto da una cancellata, il pozzo in pietra che scendeva fino alla falda acquifera del fiume Stura a 32 metri in profondità.

Foto di Davide Rossi
Scendiamo lungo via Amedeo Rossi verso piazza Virginio: quando ci arriveremo noteremo, sulla destra, un curioso “castelletto”: costruito a inizio Novecento in stile neogotico con tanto di bifore e merlature, testimonia il gusto per la riscoperta del passato gotico e medievale tipico di quel periodo. Siete stanchi? La pasticceria Botasso, proprio qui a fianco, fa al caso nostro: un paio di bignole sono l’ideale per rifocillarci con gusto prima di partire per l’ultima tappa del nostro breve viaggio nel tempo.

Foto di Davide Rossi
Ci fermiamo sul viale degli Angeli, al numero 11: qui si trova il più elegante tra i palazzi Liberty di Cuneo, la Palazzina Galliano. Un edificio di color rosa costruito nel 1911, con facciata angolare arrotondata, doppio ordine di balconi raccordati da pilastrini e torretta circolare sopraelevata rispetto ai due corpi laterali. Notevoli e in stile “Art Nouveau” anche alcuni dettagli, come le ringhiere in ferro battuto del coronamento della torretta.

Foto di Davide Rossi
Il viale, specialmente quando si è in bicicletta, invita a continuare la promenade verso il Santuario che lo chiude, ma oggi preferiamo fermarci prima, a L’Altro Baladin, dove ci potremo concedere un buon aperitivo a base di birra artigianale nell’atmosfera verde e rilassante del Parco della Resistenza.

Foto di Davide Rossi
Voglio dare un ultimo suggerimento a chi si è allontanato a malincuore da via Roma, notandone i tanti bei palazzi recentemente riportati al loro antico splendore: le guide turistiche della città organizzano ciclicamente itinerari alla scoperta di quanto emerso dai cantieri di recupero.

Foto di Davide Rossi
Non volete avvalervi di una guida? Allora fate caso ai pannelli che si trovano davanti a molti dei palazzi, appena fuori dai portici: non solo vi troverete alcuni dettagli storico-architettonici, ma anche le fotografie di com’erano le facciate di quei palazzi solo qualche anno fa. Una sorpresa a ritroso, in pratica: tanto sono belli e affascinanti ora quanto erano anonimi e, diciamolo pure, brutti prima. Cuneo si è davvero fatta bella.