Patria della famosa acqua e dello stile Liberty, San Pellegrino Terme si piazza a gamba tesa ai primi posti della classifica delle località turistiche più belle e frequentate della bergamasca.

Foto di Viola Bonaldi
Ma si sa, l’abitudine fa brutti scherzi e io, abitandovi a due passi, da piccola mi sono sempre chiesta che cosa ci venisse a fare fin qui la gente. Negli anni, quel grado di maturità in più e i viaggi mi hanno dato la risposta che cercavo, e ve la racconto.

Foto di Viola Bonaldi
La Valle Brembana è formata da una serie di paesi che diminuiscono la propria area man mano che ci si addentra nell’unica strada che taglia la valle per tutta la sua lunghezza. Le code domenicali sono quindi ahimè inevitabili, e per questo da sempre all’automobile preferisco pedalare lungo la pista ciclabile della Valle, di cui San Pellegrino è la prima tappa a una manciata di chilometri dall’inizio.
La ciclabile sorge su quello che era il tracciato ferroviario che nella prima metà del ‘900 portava gli aristocratici all’elegante paese termale e al suo maestoso Grand Hotel, che dal 1904 all’anno di chiusura, il 1979, vide tra i suoi ospiti anche la Regina Margherita di Savoia, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo.

Foto di Viola Bonaldi
Fino a qualche anno fa era possibile visitare il piano terra in occasione delle aste: ricordo lo scricchiolare del parquet, i tappeti e l’odore di antico delle sale. Era facile, per una bambina, immaginarsi le donne di un tempo e i balli (che non sono sicura ci fossero, ma mi piace pensarlo). Ora il Grand Hotel si può ammirare solo da fuori, ma qui potete vedere gli interni allo stato attuale.
Di fronte, sull’altra sponda del fiume, sorge il famoso Casinò tanto citato nei libri d’arte delle scuole come il più grande esempio dello stile Liberty. Insieme alle Terme ed al Grand Hotel, il Casinò dall’inizio del ’900 rappresentò una grande attrattiva per chi giungeva da ogni dove alla ricerca di svago e divertimento. Attualmente non è più possibile il gioco d’azzardo, ma nel corso dell’anno e soprattutto d’estate il Casinò prende di nuovo vita grazie agli eventi che si svolgono sul suo piazzale con vista paese.

Foto di Viola Bonaldi
Appena accanto, dove un tempo erano le vecchie terme e il loro porticato ora sorge QC Terme San Pellegrino, una nuova spa che integra nelle sue sale affreschi e colonnati della Belle Epoque, ottima per rilassarsi dopo una giornata passata camminando sui sentieri montani.

Foto di Viola Bonaldi
Ma non temete, se l’idea di stare a mollo per ore nell’acqua non vi piace, questo paese nelle sere estive si anima con tanto altro. Mercatini, come quello del lunedì sulla via del Grand Hotel, cinema all’aperto, la “Fiesta Liberty” ovvero “il giovedì sera della Belle Epoque”, concerti dal vivo, tra cui la rassegna “Sanpe Park” di Ferragosto, e dj set lungo tutto il viale Papa Giovanni XXIII organizzati dai diversi locali che si affacciano sulla via, come la Caffetteria degli Artisti ed il rinomato Bigio.

Foto di Viola Bonaldi
E tutto questo già dovrebbe bastarvi. Se così non fosse, vi consiglio di farci direttamente un salto: tanto so già che una volta arrivati cambierete subito idea.