Partiamo dalle basi: quando si festeggia il Natale a Milano?
La tradizione lombarda – e nello specifico quella di Milano – vuole che l’abbuffata di Natale si celebri, insindacabilmente, proprio il 25 dicembre.
Che si tratti del pranzo o che si tratti della cena – la scelta varia soggettivamente di famiglia in famiglia – l’importante è che sia il giorno di Natale.
La Vigilia, nel nord dell’Italia – al contrario di quanto avviene nelle regioni del sud – è la serata di preparazione in cui si attende la mezzanotte e, se si è credenti, ci si riunisce in chiesa per la Messa.
Proseguiamo con i fondamentali: cosa si mangia a Milano per il pranzo o la cena di Natale?
Per quanto riguarda gli antipasti che, come da tradizione, non possono mai mancare, oltre ai classici salumi, all’insalata russa, ai nervetti e al patè di fegato una menzione speciale merita sicuramente la mostarda.
Cos’è la mostarda? Di tradizione mantovana e cremonese – ma presto adottata con entusiasmo anche nella tradizione milanese – la mostarda consiste in frutta, zucchero e essenza di senape. Piccante e gustosa si abbina perfettamente con il gusto salato degli altri antipasti.
E dopo gli antipasti?
Il primo piatto deve essere rigorosamente a base di ravioli in brodo.
Che siano fatti in casa o acquistati nei pastifici milanesi, quello che è importante è che il brodo sia di cappone, l’animale più gustoso e pregiato della famiglia delle carni bianche.
Per secondo, ça va sans dire, la fa da padrona la carne.
Il cappone di cui sopra, che sia lesso, arrosto o ripieno per accontentare i gusti di tutti, accompagnato dalla mostarda di cui ancora più sopra è il marchio di fabbrica del Natale milanese.
Siamo arrivati al dolce.
Astenersi sostenitori convinti del pandoro, a Milano non c’è storia.
E prima di sgranocchiare frutta secca e illudersi di sciacquare via tutti i grassi ingeriti con dei mandarini, la risposta sarà sempre e sola una. Panettone.
Classico, con uvette e canditi. A Milano non è veramente Natale senza.