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Museo Casa Galimberti a Cuneo, visita a un eroe della Resistenza

Passeggiando sotto ai portici della centrale Piazza Galimberti, magari prima di entrare al Galì per un aperitivo o diretti da Grom per assaggiare un gelato, sarà capitato a tutti di vedere uno stendardo con bordo verde nel quale un giovane abbraccia sorridente un anziano signore. Si tratta di Tancredi Galimberti e di suo figlio Tancredi junior, noto ai più come Duccio, che fu eroe della Resistenza. Perché questa immagine si trova qui? Perché proprio qui si trova la dimora di queste due importanti figure cuneesi e della loro famiglia, completata dalla moglie di Tancredi, Alice Schanzer, e dall’altro figlio Carlo Enrico.

La biblioteca, i quadri, le sculture e i documenti di una vita dei primi del '900. Una passeggiata nella Storia, salendo le scale di un palazzo nobiliare

Foto di Davide Rossi

Oggi la casa è stata trasformata in museo: visitiamolo insieme per scoprirne l’intima e raffinata essenza.
Saliamo al secondo piano del palazzo, al numero 6 di piazza Galimberti: sulle scale ci accolgono le insegne “Fam. Galimberti” e “Avv. Tancredi Galimberti” che indicano l’accesso alla casa privata e allo studio legale che fu di Tancredi Galimberti senior e, più tardi, del figlio minore Tancredi junior che lo seguì nella professione.

Entriamo attraverso il corridoio di quello che fu lo studio legale: subito si viene riportati indietro nel tempo, a respirare un’atmosfera intrisa di cultura e di ideali politici risorgimentali. Qui si trova, ad esempio, il primo dei tanti ritratti di Garibaldi che incontreremo nel percorso.

Pochi passi e siamo nella stanza dove riceveva l’avvocato, che si affaccia sulla piazza ed è dominata dalla mole dell’imponente scrivania. Aguzzate la vista: su di essa è appoggiato, come in paziente attesa di essere ripreso in mano dal legittimo proprietario, un elegante bastone da passeggio la cui impugnatura raffigura il volto, ancora, di Giuseppe Garibaldi.

La biblioteca, i quadri, le sculture e i documenti di una vita dei primi del '900. Una passeggiata nella Storia, salendo le scale di un palazzo nobiliare

Foto di Davide Rossi

Dappertutto nella casa, tanti quadri testimoniano l’amore per l’arte dei Galimberti: una passione che li portò non solo ad acquistare opere di autori affermati ma anche a stimolare, con veri e propri atti di mecenatismo, giovani artisti.

La biblioteca, i quadri, le sculture e i documenti di una vita dei primi del '900. Una passeggiata nella Storia, salendo le scale di un palazzo nobiliare

Foto di Davide Rossi

Sono tante le scoperte che si possono fare guardando le opere conservate nell’abitazione: su tutte vi consiglio di soffermarvi su due vedute della città di Cuneo, entrambe datate al 1908. Una è «Cuneo dalla Madonna della Riva» di Lorenzo Delleani, ultima opera di questo artista piemontese nella quale sbuffa in lontananza un treno; l’altra è «Pace vespertina», significativo quadro del pittore divisionista Matteo Olivero che posa lo sguardo su una delle frazioni della città.

La biblioteca, i quadri, le sculture e i documenti di una vita dei primi del '900. Una passeggiata nella Storia, salendo le scale di un palazzo nobiliare

Foto di Davide Rossi

Guardate poi ancora i ritratti di famiglia: belli e severi quelli dei coniugi Galimberti, ma teneri ed affettuosi i tre dipinti dei figli, tra i quali merita uno sguardo in più quello in cui sono vestiti da garibaldini.

Tra le tante curiosità che potrete notare ci sono anche un antico vaso greco, un biglietto autografo di Guglielmo Marconi, una vasca da bagno in zinco di fine Ottocento.

Ancora maggiori le curiosità nella ricchissima biblioteca, che si compone di circa 20.000 volumi.

La casa restituisce anche scorci domestici, come la vecchia sala da pranzo dominata dai ritratti fotografici dei nonni paterni di Duccio e arredata con mobili e credenze tipiche del Piemonte che fu, o alcuni divanetti e poltrone pronti per sedersi a conversare davanti a un caffè e qualche pasticcino.

Oggi il museo casa è attivo anche quale sede per conferenze, incontri e attività varie ed è, insieme al Museo Civico di Cuneo, al Museo Diocesano San Sebastiano e al Museo dell’Abbazia di Borgo San Dalmazzo, uno dei quattro musei aderenti all’interessante Progetto YOM!, grazie al quale gli studenti delle scuole superiori locali stanno scoprendo i musei del territorio.

L'autore: Davide Rossi

Sulle tracce di Indiana Jones da quando era ragazzino, si è laureato in Conservazione dei Beni Culturali con indirizzo archeologico all’Università di Genova. Tornato nella natìa Cuneo, è diventato giornalista occupandosi di turismo e tempo libero alla redazione del mensile +eventi. È anche guida turistica specializzata per la provincia "Granda".

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