In Italia, il calcio, si sa, non è solo un gioco. Come ha affermato Arrigo Sacchi, infatti, «il calcio è la cosa più importante delle cose non importanti». E Bergamo non si fa certo eccezione, anzi. Questo grazie anche agli ottimi risultati degli ultimi anni dell’Atalanta. La qualità del suo settore giovanile, che da sempre risulta essere tra i migliori a livello nazionale, porta in città un gran numero di giovani. La città è quindi popolata da calciatori che, come una piccola comunità, quando sono lontani dal rettangolo verde, frequentano gli stessi ristoranti e locali. Ci siamo fatti raccontare da uno di loro, Nicolò Crotti, dove possiamo incontrarli, quando non inseguono un pallone.
Nicolò è originario di Bergamo e, uscito dalla primavera dell’Atalanta, dove ha fatto tutta la trafila delle giovanili, ha giocato a Prato in serie C, poi in diverse squadre di serie D in zona bergamasca, alla Giana Erminio in serie C e ora milita nel Caravaggio, squadra di D della provincia di Bergamo, dove è anche capitano e numero 10.
Un ricordo giovanile dell’Atalanta?
Nell’anno della Primavera si iniziava a fare le prime serate insieme, di squadra. Andavamo al Capogiro Joy club. È a Curno, a 6 km dal centro di Bergamo. Andavamo il sabato sera, dopo aver giocato il pomeriggio. Dai 16-17 anni in poi, se vuoi divertirti e ballare, vai lì, ma puoi anche cenarci.
I tuoi posti preferiti in città?
Sicuramente Piazza Vecchia e tutta la zona circostante, se passi a Bergamo è tappa fissa. Uno spettacolo. Poi Il Cortiletto, in via sant’Alessandro dove Andrea, il proprietario, fa il gin tonic migliore della città. Ma anche il Tassino Cafè, in piazza Pontida. È sempre pieno e puoi andarci per fare aperitivo o a bere qualcosa prima di andare a ballare. A noi piace stare nei tavolini fuori, anche quando ci sono pochi gradi, perché anche con solo un barlume di sole il posto è veramente stupendo. E poi accanto c’è la libreria Legami in cui trova sfogo l’altra mia passione, la letteratura. Mi piace rifugiarmici perché perdendomi tra i libri riesco a fare ordine tra i miei pensieri.
Quali sono i locali dove vai in questo periodo?
Hanno aperto recentemente due locali molto carini. Il Red, in via Moroni, un’enoteca con cucina molto carina. Hanno una bella proposta e se ti piace il vino sicuramente non resterai deluso. Il secondo si chiama Bikefellas Cafè, un bar, tavola calda che è anche un negozio di bici e, vista la mia passione per quel mondo, mi ha subito catturato. Sono entrambi posti molto molto belli e poi nuovi, quindi una novità.
Dopo una vittoria dove ti piace festeggiare?
Al Bergamo Uno, in malpensata. Dopo la discoteca o quando abbiamo voglia di stare insieme fino al mattino andiamo lì. Si mangia. Fanno le pizzette, le focacce e le brioches per chi non vuol tornare ancora a casa.
E per giocare a calcio senza pressioni?
Quando finisce la stagione, nei mesi estivi, mi piace staccare, così non faccio tornei, né gioco volentieri, ma se capita coi miei amici, vado all’oratorio di Boccaleone o in Fara in città alta. In quei posti molti di noi hanno dato i primi calci al pallone e tornarci ogni tanto è sempre bello e divertente.