”A Lecco non ci si accorge abbastanza delle ricchezze che camminano nella storia fianco fianco a noi” scrive uno dei nostri più cari storici, Angelo Borghi.
Noi lecchesi abbiamo una malcelata disistima verso i luoghi del nostro vissuto, forse fin troppo masticati tra le pagine dei “Promessi Sposi”. Tanta fioritura e tanta bellezza irradiano la terra dei laghi, dominata dal Resegone, che sorveglia le nostre sorti, insieme al San Martino e al Coltiglione.
La veduta più coinvolgente di Lecco è là, dove l’Adda lascia dietro di sé quello spettacolo che è il Ramo del Lago di Como, per poi scorrere rapido verso la Brianza. Lungo la camminata, da cui si apprezza meglio questo scenario, si possono incontrare i rappresentanti di coloro che, per secoli, hanno popolato le silenziose rive di Pescarenico.
Come sapientemente descrive il Manzoni, questa sponda non lontana dal Ponte Azzone Visconti, è caratterizzata da un tranquillo nucleo di case, abitate dai figli di un tempo remoto.
I pescatori sono i grandi difensori di questo Borgo, che negli anni ha conservato il suo delizioso fascino. Ricco di graziose viuzze e balconi rigonfi di colori e profumi, Pescarenico concede degli scorci mozzafiato.
In questo porticciolo, dove comanda solo il vento, si sono fabbricati milioni di destini. La tranquillità che si assapora, è ricca di storia, oltre che di fascino, immortalato dai prestigiosi pennelli dei viaggiatori del Grand Tour.
Con attraente superbia, il Resegone svetta con le sue Punte oltre i tetti del Borgo. L’indiscusso dominatore dell’orizzonte di Lecco, torna anche qui ad invadere prepotentemente la scena. Godere del paesaggio alle primi luci della sera, appena alzate le Montive che soffiano da ogni valle di questo Ramo, è d’obbligo.
Mentre il sole si nasconde tra i monti e le nubi si tingono di rosa, fa capolino un languorino, dettato dai profumi che sgattaiolano dalle poco distanti finestre del locale più caratteristico di Pescarenico: il Soqquadro. Una tentazione a cui resistono davvero in pochi.
Affacciato su Piazza Era, vanta un’armonica combinazione tra modernità e tradizione, perfettamente inserita nel tranquillo contesto Manzoniano, sulle rive dell’Adda.
L’eleganza e la quiete che si respirano in queste stanze, sono un dolce richiamo allo spirito di chi al Soqquadro ci lavora. I riguardi mai troppo melensi riservati ai clienti, sono quanto di più attraente si possa trovare in un locale di buon gusto.
La coccola serale prima del rientro a casa? Panna cotta con terra di cioccolato e salsa ai frutti rossi, accompagnata da un elegante White Russian, con tanto di chicchi di caffè. Un’aspettata squisitezza.