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Piazza Galimberti a Cuneo: benvenuti nel salotto della città

A Cuneo non ci si incontra in piazza, ma sotto ai portici delle centrali via Roma e corso Nizza. Eppure c’è un luogo che tutti noi cuneesi amiamo e che è teatro dei principali appuntamenti della città. Sto parlando di piazza Galimberti, una tra le più grandi del Piemonte e in grado di contenere l’intera popolazione cuneese. Confine tra le strette vie medievali del centro storico e la città nuova, nacque intorno alla metà dell’Ottocento, abbattute le vecchie mura, come piazza Nizza e fu poi intitolata nel 1860 a Vittorio Emanuele II (e qualche anziano ancora la chiama così, magari nella più familiare forma abbreviata di piazza Vittorio): dal 1945 è dedicata a Tancredi “Duccio” Galimberti, cittadino cuneese ed eroe della Resistenza, di cui abbiamo già raccontato la casa-museo. 

Circondata da palazzi in stile neoclassico, sullo sfondo le vette dell'Argentera, ad ogni angolo più di un bar: ecco la piazza teatro della città

Foto di Davide Rossi

Quello che colpisce della piazza, oltre alle sue dimensioni, è la possibilità che dà di vedere parte delle montagne che circondano la città. Se ci si rivolge verso corso Nizza, lo sguardo si posa sui rilievi del massiccio dell’Argentera: imbiancato dalla neve d’inverno e di un colore scuro durante l’estate, quest’orizzonte alpino contribuisce a rinsaldare il legame naturale tra Cuneo e le sue valli.

Circondata da palazzi in stile neoclassico, sullo sfondo le vette dell'Argentera, ad ogni angolo più di un bar: ecco la piazza teatro della città

Foto via Facebook

Qui la consideriamo un po’ il nostro salotto buono: forse è per questo che sono ben sette i bar che si affacciano sulla piazza, ai quali si affiancano cinque altri locali in cui ci si può fermare a mangiare.

Circondata da palazzi in stile neoclassico, sullo sfondo le vette dell'Argentera, ad ogni angolo più di un bar: ecco la piazza teatro della città

Foto via Facebook

Una densità elevatissima di luoghi di ritrovo, tra i quali anche un caffè-pasticceria storico, che vanta tra i suoi clienti (non possiamo spingerci a dirlo abituale, visto che vi si fermò una sola volta) Ernest Hemingway.

Circondata da palazzi in stile neoclassico, sullo sfondo le vette dell'Argentera, ad ogni angolo più di un bar: ecco la piazza teatro della città

Foto di Davide Rossi

Dominata dall’imponente statua di Giuseppe Barbaroux, avvocato cuneese e ministro durante il regno di Carlo Alberto, è circondata da palazzi costruiti in stile neoclassico e avvolta dai portici: elemento architettonico imprescindibile per l’elegante Cuneo e che consente di non sospendere il passeggio neanche quando piove o nevica.

Circondata da palazzi in stile neoclassico, sullo sfondo le vette dell'Argentera, ad ogni angolo più di un bar: ecco la piazza teatro della città

Foto di Francesca Di Paolo

Oggi è sede di tanti eventi cittadini: primo tra tutti il famoso mercato del martedì, tra i più importanti d’Italia per afflusso e che richiama curiosi e acquirenti anche dalla Liguria, dalla Francia e da altre province piemontesi. La piazza è protagonista anche di alcune barzellette, raccolte in quel libro mastro della cuneesità che è l’ormai più che quarantennale “Cuneo. Storielle e storia” di Piero Camilla: era ad esempio sotto ai suoi luminosi lampioni che un nostro concittadino cercava le chiavi di casa, che pure aveva perso altrove, dove l’illuminazione era più scarsa. 

 

 

L'autore: Davide Rossi

Sulle tracce di Indiana Jones da quando era ragazzino, si è laureato in Conservazione dei Beni Culturali con indirizzo archeologico all’Università di Genova. Tornato nella natìa Cuneo, è diventato giornalista occupandosi di turismo e tempo libero alla redazione del mensile +eventi. È anche guida turistica specializzata per la provincia "Granda".

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