A meno di un’ora da Torino, nascosta tra le colline delle Valli di Lanzo, c’è un posto perfetto per chi ama immergersi nel verde ma anche nelle pagine di un libro. Il suo nome è Villa Erre ed è un bed&breakfast letterario aperto nella primavera del 2018 da Federica Rodella, giovane imprenditrice che, dopo una laurea in Filosofia all’Università di Torino e un diploma alla scuola Holden, ha deciso di scommettere sulle sue radici aprendo un’attività nella casa in cui è cresciuta, un’antica villa dell’Ottocento rimasta vuota dopo che i membri della famiglia hanno preso strade diverse. Villa Erre, appunto.

Foto STAFF Villa Erre
“Vedere questa casa abbandonata mi faceva soffrire”, dice Federica alla presentazione del suo progetto alle associazioni del territorio. “Allora ho deciso che qualcosa andava fatto. Ho pensato a cos’era stata per me questa casa, in cui ho passato tanto tempo da sola, a leggere. Ho pensato che quelli sono i momenti a cui riconduco la mia felicità nell’abitare queste mura, momenti di gioia e di crescita, di nutrimento e conforto. I libri, in questa casa, mi hanno sempre dato tanto e ho pensato che aprire questa esperienza agli altri poteva essere un modo per tornare a dar senso a questo luogo, restituire quello che lui ha dato a me. Renderlo accessibile agli altri”.

Foto STAFF Villa Erre
Detto fatto Federica ho riempito la casa di libri. Sono più di mille, selezionati e divisi per tema nelle diverse aree della struttura, tutte egualmente ammalianti per la bellezza degli arredi antichi e il gusto di quelli nuovi, tutti scelti accuratamente da Federica che, nel tempo libero, si cimenta anche in notevoli collage.

Foto STAFF Villa Erre
I libri che si trovano nelle aree comuni sono divisi tra la sala delle colazioni, con una selezione di autori italiani, la sala biliardo, che ospita un tavolo da gioco degli anni ’20 e diversi libri in lingua, e il salottino, con un’attenta collezione di libri a tematica musicale sulla quale pende un mastodontico lampadario in vetro soffiato nel Settecento dagli artigiani di Murano.

Foto STAFF Villa Erre
Le librerie più fantasiose però si trovano nelle quattro camere del B&B affacciate con i loro terrazzini sul parco che si inerpica sulla sommità del colle o sullo specchio d’acqua chiara della piscina. Iniziamo dalla 49, battezzata così in onore della leggendaria raccolta a firma di Ernest Hemingway. Lei è dedicata alle forme brevi – poesie, racconti, interviste e teatro –, mentre la stanza 1984, dall’omonimo romanzo di George Orwell, ospita autori europei, africani e asiatici.

Foto STAFF Villa Erre
La numero 5, in onore dell’emblematica opera di Kurt Vonnegut, è una suite con vasca idromassaggio e un ampio salottino con una nutrita libreria dedicata alla letteratura sud, centro e nord-americana. E infine la suite 0 dove troverete letteratura di genere pulp, noir, thriller ed erotico, con tanto di sauna, pareti blu petrolio e divano in pelle.

Foto STAFF Villa Erre
Sono parecchie le case editrici indipendenti rappresentate e scelte con cura, così come gli arredi e i comfort. E i clienti se ne accorgono. Mentre sorseggia un tè sul tavolino del patio esterno, Barbara, commossa, mi dice di non ricordarsi l’ultima volta che si è rilassata in modo così profondo. “Il materasso è fantastico ed è tutto così curato, sia in stanza che fuori. Guarda questo giardino”, mi dice indicano le curate siepi di bosso e i bottoni fioriti che corrono lungo i camminamenti. Viene da Torino per un week end di riposo, ha sentito parlare della struttura da un’amica e poi ha visto per caso la puntata di 4 hotel in cui Federica ha perso per un solo punto contro il Palazzo del Carretto.

Foto STAFF Villa Erre
In salotto, invece, Jeremy e Adrian, con i capelli ancora umidi dell’ultimo bagno in piscina, guardano la finale della Coppa del Mondo di calcio femminile e, con davanti una buona bottiglia di Dogliani Superiore, fanno il tifo per la loro Olanda. Nella sala delle colazioni tre giovani bibliotecari di un piccolo paese della provincia veneta fanno scorpacciate di libri, riviste e giochi letterari, mentre due ospiti svizzeri si godono il sole a bordo piscina tenendo Les années di Annie Ernaux in una mano e uno spritz nell’altra. Ogni tanto qualche socio – è infatti possibile associarsi alla struttura per partecipare agli eventi senza pernottare – viene a leggere o a studiare, oppure c’è chi suona il campanello alla ricerca di un libro da regalare.

Foto STAFF Villa Erre
Federica mi racconta di golfisti che vengono da ogni parte del mondo, coppie sudamericane in viaggio di nozze, fornitori di paninari arrivati per il Giro d’Italia e innamoratesi della stanza 0, una donna belga rimasta in struttura un tempo sufficiente a farla sembrare di casa.

Foto STAFF Villa Erre
E poi i week end dedicati a corsi di scrittura, reading notturni, concerti di musica da camera napoletana, feste a tema, brunch letterari, aperitivi in piscina, dj set e diversi giochi letterari per stuzzicare chiunque passi da qui.

Foto STAFF di Villa Erre
L’ultimo arrivato è il mercatino dei libri al buio: davanti a un carretto di volumi avvolti da carta da pacchi con sopra scritta una breve descrizione le istruzioni recitano: 1. Avvicinati, 2. Segui il tuo istinto, 3. Scorpi cosa ti riserva la sorte.

Foto STAFF di Villa Erre
Perché Villa Erre è, sì, antica e fastosa, ma in un modo che Federica è stata capace di rendere accogliente; mai austero. “Erre come i cognomi dei proprietari di questa Villa,” dice, “che nel corso degli anni coincidenza ha voluto iniziassero sempre con questa lettera, ma soprattutto Erre come Romanzo e qualsiasi altra cosa la fantasia di chi passa da qui voglia immaginare.

Foto STAFF di Villa Erre
Voglio che questo posto sia di tutti, che la lettura sia di tutti, che la gente si senta accolta e non respinta. Anche i toni che usiamo sui social non sono mai seri, cerchiamo di sdrammatizzare, di divertirci. Bello non vuol dire per forza inaccessibile”.